Migranti, Rise Above arrivata a Reggio Calabria: a bordo 89 persone, perché sono sbarcate tutte
Tutti gli 89 migranti a bordo della nave Rise Above sbarcano nel porto di Reggio Calabria, a differenza di quanto avvenuto a Catania: ecco perché
La nave Rise Above è arrivata nella mattinata di martedì 8 novembre nel porto di Reggio Calabria dove ha attraccato al molo di ponente. La nave è stata scortata da 2 motovedette della Guardia di finanza e della Capitaneria di porto. Tutti i migranti sono stati fatti sbarcare.
Cos’è un evento Sar
La nave della ong Mission Lifeline si trovava da giorni davanti alla costa orientale della Sicilia in attesa dell’assegnazione di un porto. L’ok allo sbarco di tutti gli 89 migranti a bordo è arrivato nella serata di lunedì 7 novembre.
A differenza della Geo Barents e Humanity one a Catania, infatti, tutte le persone a bordo della nave della Ong vengono fatte sbarcare perché quello della Rise Above, sottolinea l’agenzia Ansa, è considerato come “un evento Sar”.
La Convenzione Sar del 1979 impone un preciso obbligo di soccorso e assistenza delle persone in mare ed il dovere di sbarcare i naufraghi in un porto sicuro (“place of safety”). Ogni paese stabilisce la propria “zona Sar” (“Search and Rescue”), nella cui area di competenza è tenuto a prestare soccorso.
40 minori a bordo, di cui 8 bambini
A bordo della nave Rise Above, secondo le prime ricostruzioni, tra gli 89 migranti vi sarebbero una quarantina di minori, tra cui 8 bambini.
I migranti provengono da Costa d’Avorio, Guinea Tunisia, Egitto, Camerun, Burkina Faso e Liberia.
I migranti della nave Ong Rise Above festeggiano la notizia: possono sbarcare tutti
Lo sbarco è stato ultimato: ora i migranti verranno portati nella palestra della scuola “Boccioni” di Gallico nella zona nord di Reggio Calabria.
Al momento non è stato possibile per i giornalisti, dopo che è stato ultimato lo sbarco degli 89 migranti a bordo nel porto di Reggio Calabria, parlare con l’equipaggio della nave Rise Above gestita dalla ong “Mission Lifelive”: le operazioni di sbarco, secondo quanto riferito dall’Ansa, si sono svolte nel massimo della tranquillità ma fino a questo momento le autorità italiane non hanno concesso ai componenti dell’equipaggio di scendere dalla nave.
Humanity, presentato il ricorso
Nel frattempo, continua il braccio di ferro fra governo e Ong. E’ stato presentato il ricorso dei legali della Humanity 1 al Tribunale civile di Catania con cui si chiede al giudice di ordinare lo sbarco immediato dei 34 migranti rimasti ancora a bordo. E’ stato inviato con il metodo telematico dal legale della ong tedesca, l’avvocato Riccardo Camporicco.
Sarebbe invece ancora in preparazione il ricorso che sarà presentato al Tar del Lazio contro il provvedimento che impone al comandante della nave di lasciare il porto di Catania con i migranti a bordo, disposizione che non ha una scadenza.