Migranti, l'accusa di 7 Paesi europei al governo Meloni: "Non fa abbastanza per fermare i flussi", è polemica
In una lettera ottenuta dalla testata Politico si accusa il governo italiano di Giorgia Meloni di non fare abbastanza per frenare i flussi
Il dibattito sull’immigrazione si sposta in Europa. In una lettera sottoscritta, tra gli altri, da Germania, Francia e Svizzera, il Nord Europa punta sui cosiddetti “movimenti secondari”, accusando di fatto il governo Meloni di non fare abbastanza per fermare i flussi di migranti che dall’Italia raggiungono gli altri Paesi europei.
L’accusa al governo Meloni
In Europa, come riportato da Politico e da Today, i riflettori sono puntati sul nostro Paese. I paesi del centro e del nord insistono sul fatto che i migranti devono rimanere nel paese dell’Ue in cui sono arrivati per la prima volta.
In una lettera ottenuta da Politico, i ministri degli interni di Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Paesi Bassi e Svizzera hanno sottolineato “la necessità di applicare le norme esistenti in buona fede”.
Che il riferimento sia l’Italia, in quanto Paese di primo approdo, lo dimostrano le parole del ministro dell’Interno francese Gérald Darmanin, il quale ha affermato che “si vede chiaramente che il regolamento Dublino è ormai molto complesso, difficilmente funziona più con alcuni Paesi, in particolare l’Italia”, ha affermato, precisando di aver avuto “l’opportunità di dirlo” di recente al suo omologo Piantedosi a Parigi.
Sinistra all’attacco
Giorgia Meloni “ha le mani sporche di sangue” dopo la tragedia di Cutro. La gravissima accusa arriva dalla portavoce del gruppo La Sinistra (The Left) al Parlamento europeo, Sonja Giese.
“La Sinistra ha chiesto un dibattito sulla sicurezza e il salvataggio dopo che 70 persone sono morte al largo delle coste italiane. Il naufragio è solo l’ultimo risultato della dura posizione dell’Italia, unita alla prevenzione dell’immigrazione legale da parte dell’Ue e alla chiusura delle rotte più sicure. Sotto il governo Meloni, salvare vite in mare è diventato un atto criminale“, ha detto.
Migranti sbarcano dalla nave di Emergency Life Support, che la notte tra il 6 e il 7 marzo scorsi ha soccorso 105 migranti
“Fanno rabbrividire le parole di Sonja Giese, portavoce del gruppo La Sinistra al Parlamento europeo, secondo cui il presidente Meloni dopo la tragedia di Cutro avrebbe le mani sporche di sangue. Aspettiamo una condanna netta da parte di tutte le opposizioni della sinistra italiana, e in particolare dal neosegretario del Partito Democratico Elly Schlein” ha replicato il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Tommaso Foti.
Guardia costiera soccorre tre barconi
Nel frattempo, secondo quanto riferito dall’agenzia Agi, è in corso una “massiccia operazione Sar della Guardia Costiera nel Mar Ionio”, in soccorso di “circa 1000 Persone in almeno tre grandi imbarcazioni”.
Secondo il giornalista di Radio Radicale Sergio Scandura le persone saranno sbarcate a Pozzallo, Augusta, Catania, Messina.
Secondo l’Ansa, che cita fonti del Viminale, c’è stata una vera e propria impennata di sbarchi negli ultimi 3 giorni (fino alle 8 di stamattina): sono 3mila, cui andranno aggiunti quelli che arriveranno dopo le operazioni di soccorso della Guardia costiera in atto oggi nello Jonio.
E il totale del 2023 sale a 17.592 contro 5.976 dello stesso periodo dello scorso anno: l’aumento è del 194%. Ivoriani (2.383), guineani (2.334), bengalesi (1.506) e tunisini (1.286) le nazionalità più rappresentate.