Matteo Messina Denaro al 41 bis: la prima ora d'aria e lo strano atteggiamento assunto in carcere
L'inusuale comportamento sorridente assunto dal boss nel penitenziario de L'Aquila
Prima ora d’aria per Matteo Messina Denaro all’interno del penitenziario di massima sicurezza de L’Aquila. Il detenuto si è organizzato la cella ed è molto attivo, mostrandosi sempre sorridente con il personale che incrocia nel carcere.
- Matteo Messina Denaro e quell'atteggiamento inconsueto per un detenuto al 41 bis
- Le indagini sull'agenda e i documenti medici: alla ricerca di nuove piste
- Giovanni Luppino in attesa di convalida dell'arresto
Matteo Messina Denaro e quell’atteggiamento inconsueto per un detenuto al 41 bis
Secondo quanto rivelato da indiscrezioni raccolte dall’Ansa, “il suo sarebbe un comportamento anomalo rispetto a come si comportano di solito i detenuti al 41 bis“.
Per quel che riguarda le condizioni di salute di Matteo Messina Denaro, fonti informate fanno sapere che le sedute di chemioterapia a cui l’uomo si deve sottoporre potrebbero essere disposte in massima sicurezza in una struttura all’esterno del carcere.
Le indagini sull’agenda e i documenti medici: alla ricerca di nuove piste
Nel frattempo i pm continuano ad indagare. Particolare attenzione sull’agenda e le carte mediche trovate nella casa del boss a Campobello di Mazara.
L’agenda pullula di riflessioni sulla vita e sull’amore, di date relative agli incontri con la figlia, di brani di lettere ricopiati e tutti da interpretare.
Sempre secondo le prime informazioni trapelate sulla vicenda, nell’appartamento di vicolo San Vito non sarebbero stati scoperti documenti esplosivi o carte compromettenti, cosa che spinge i pm a pensare che ci sia un altro covo in cui il boss teneva le cose riservate. Tuttavia l’agenda potrebbe fornire spunti investigativi importanti.
Altre piste potrebbero essere aperte dalla consultazione dei documenti sanitari – referti di visite specialistiche, molte oculistiche, sostenute da Messina Denaro negli anni – recuperati in uno scatolone. Le cartelle mediche dimostrano che il capomafia, incastrato proprio grazie all’inchiesta sulla gravi patologie di cui soffre, durante la latitanza ha incontrato diversi dottori.
Uno, Alfonso Tumbarello, medico di base di Campobello di Mazara è indagato per favoreggiamento e procurata inosservanza della pena, altri saranno presto sentiti. Come un oncologo di Trapani che lo aveva curato. Ma la caccia ai fiancheggiatori è solo all’inizio.
Giovanni Luppino in attesa di convalida dell’arresto
Nelle prossime ore è stata fissata, probabilmente nel carcere Pagliarelli di Palermo, l’udienza di convalida dell’arresto di Giovanni Luppino, agricoltore 59enne di Campobello di Mazara finito in manette lunedì scorso dopo aver accompagnato il boss Messina Denaro nella clinica palermitana in cui il capomafia doveva sottoporsi a delle cure.
Luppino, che sarà interrogato dal gip, alla presenza del pm della Dda Piero Padova, è accusato di favoreggiamento e procurata inosservanza di pena. Al giudice dovrà spiegare i suoi rapporti con il padrino ricercato per trent’anni.