Marina Berlusconi rivela l'aneddoto sul padre Silvio e Putin: "Negli ultimi tempi l'aveva deluso"
Marina Berlusconi rivela che Silvio era deluso da Putin perché distante dall'Occidente. Rapporti sempre più tesi dopo le parole di Mattarella
Marina Berlusconi ha rivelato che il padre, negli ultimi anni, era rimasto deluso da Vladimir Putin. Il loro storico rapporto, fatto di alleanze e gesti simbolici, si era incrinato. Intanto, in Russia, le dichiarazioni di Sergio Mattarella sulla guerra in Ucraina hanno scatenato dure reazioni da parte del Cremlino.
- Il tentativo di riavvicinare la Russia all'Occidente
- Il rapporto tra Berlusconi e Putin
- Dalla Russia l'attacco dopo le parole di Mattarella
Il tentativo di riavvicinare la Russia all’Occidente
Secondo Marina Berlusconi, il padre ha sempre cercato di avvicinare la Russia all’Occidente e ha creduto nel dialogo con Putin come strumento di equilibrio geopolitico. In una recente intervista, l’imprenditrice ha raccontato come negli ultimi tempi, Silvio Berlusconi avrebbe espresso profonda delusione nei confronti del presidente russo, riconoscendo che era cambiato rispetto al passato.
Questa presa di distanza simbolica è confermata anche da una scelta editoriale concreto: la Silvio Berlusconi Editore ha deciso di pubblicare “La fine del regime” di Alexander Baunov, un saggio apertamente critico nei confronti di Putin.
Fonte foto: ANSA
Il libro, che in Russia è diventato un manifesto dell’opposizione al Cremlino, sarà disponibile in Italia a partire dal 25 febbraio. Marina Berlusconi ha sottolineato che l’intento della casa editrice è difendere i valori occidentali.
Il rapporto tra Berlusconi e Putin
Per capire meglio l’amicizia tra Silvio Berlusconi e Vladimir Putin, bisogna fare un passo indietro. Questa infatti è stata discusse e criticata per decenni dall’opinione pubblica e politica. I due leader nel tempo si sono scambiati regali, organizzato incontri privati e rafforzato legami economici tra Italia e Russia.
Tra gli episodi più noti c’è sicuramente quello del 2022, quando Putin inviò a Berlusconi 20 bottiglie di vodka con un messaggio affettuoso. Berlusconi ricambiò con bottiglie di lambrusco. Se si torna ancora più indietro nel tempo, si trovano altri momento, come quando nel 2007 Berlusconi donò a Putin un copripiumino con impressa una foto della loro stretta di mano. Putin, da parte sua, regalò a Berlusconi il famoso “lettone” citato poi nell’inchiesta sulle escort.
Ma il legame tra i due non era fatto solo di gesti simbolici. Nel 2001, durante il G8 di Genova, Berlusconi chiese a Putin perché la Russia non facesse parte dell’Unione Europea e propose una collaborazione più stretta con la NATO. Nel 2002, a Pratica di Mare, mediò tra Bush e Putin per firmare il NATO-Russia “Relations: A New Quality”, un documento che avrebbe dovuto aprire una nuova fase di cooperazione.
Berlusconi in diverse occasioni difese pubblicamente Putin anche sui temi più controversi, come i diritti umani in Cecenia, arrivando persino a mimare un mitra contro una giornalista russa che gli chiedeva della vita privata del presidente. Dopo l’invasione dell’Ucraina nel 2022, il rapporto tra i due è diventato sempre più difficile e teso.
Dalla Russia l’attacco dopo le parole di Mattarella
In queste ora il rapporto tra Italia e Russia è ancora più incrinato. Le dichiarazioni di Sergio Mattarella sulla guerra in Ucraina hanno provocato una reazione durissima da parte della Russia. Durante una lectio magistralis del 5 febbraio, il presidente italiano ha paragonato l’aggressione russa all’Ucraina al progetto di conquista del Terzo Reich.
La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha definito queste parole inaccettabili e offensive, affermando che “non resteranno senza conseguenze”. Zakharova ha inoltre ricordato che l’Italia è stato il Paese dove è nato il fascismo e ha accusato gli italiani di aver partecipato all’invasione dell’Unione Sovietica durante la Seconda guerra mondiale.
Questa tensione ha portato a nuove azioni ostili contro l’Italia, tra cui un attacchi hacker ai siti di banche, aeroporti e istituzioni italiane da parte del gruppo filorusso NoName057(16).
