M5s, tensioni tra Grillo e Conte. Torna l'ipotesi del suo partito
È ancora gelo tra Conte e Grillo, sullo statuto del nuovo M5s. La presentazione slitta e nell'attesa si fa strada l'ipotesi di un partito di Conte
Il M5s non naviga in acque tranquille. La svolta che sarebbe dovuta arrivare con la leadership dell’ex premier Giuseppe Conte sembra tardare, dopo le tensioni con il garante e fondatore del movimento Beppe Grillo. Stando a quanto riferisce l’Adnkronos, non si è ancora risolto il diverbio tra i due in merito allo statuto del nuovo M5s, che doveva essere presentato giovedì e che probabilmente slitterà a dopo la settimana prossima.
Il gelo tra Conte e Grillo
Secondo le indiscrezioni riportate dall’Adnkronos, Conte e Grillo nutrirebbero nei confronti dell’altro un sentimento di diffidenza che potrebbe addirittura spingere l’ex premier a rivalutare l’ipotesi di un suo partito.
Secondo fonti vicine al fondatore del M5s, citate dall’Adnkronos, Grillo sarebbe amareggiato e deluso da Conte, dopo che questi non l’avrebbe accompagnato all’ambasciata cinese.
Aspro anche il confronto sullo statuto, che non convincerebbe Grillo. Le fonti dicono: “Grillo ha sempre detto che il Movimento è biodegradabile. Se il braccio di ferro con Conte non rientra, magari è arrivato il momento…”.
Sembra esserci aria di maretta anche in merito alla votazione del nuovo statuto, che alcuni iscritti vorrebbero venisse effettuata sulla piattaforma Rousseau e non sul nuovo portale.
Per il 65% degli elettori M5s con Conte ci sarà un “forte rilancio”
Certo è che Conte, dalla sua, ha il sostegno di buona parte degli elettori del M5s. Da un recente sondaggio di Swg, è emerso che “molti elettori del M5S confidano nella leadership di Giuseppe Conte per una rinascita del Movimento. Alla capacità dell’ex premier di dare nuova linfa ai pentastellati crede anche metà dell’opinione pubblica”.
In termini percentuali, il 65% degli elettori M5S è convinto che la leadership di Conte porterà a “un forte rilancio” del Movimento, mentre lo crede soltanto il 16% degli elettori in generale.