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Lockdown "alla tedesca" in Italia: la proposta di Gimbe

Nino Cartabellotta ha spiegato che l'Italia dovrebbe optare per un lockdown "alla tedesca", ma ha aggiunto: "Gli italiani farebbero la rivoluzione"

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato il:

Nino Cartabellotta, medico e presidente della Fondazione Gimbe di Bologna, che analizza i dati della pandemia di coronavirus in Italia, ha dichiarato a ‘La Stampa’: “Dovremmo fare un lockdown durante le vacanze di Natale come la Germania, ma gli italiani farebbero la rivoluzione“.

Ancora Cartabellotta: “Purtroppo non siamo pronti a misure così dure, ma serve un piano rigoroso per ridurre i contatti ed evitare che la terza ondata si innesti direttamente nella seconda”.

Sul lockdown della Germania: “I tedeschi hanno capito che se non si governa la Sanità non si rilancia davvero l’economia. In Italia la strategia è meglio un uovo oggi che una gallina domani“.

Il presidente della Fondazione Gimbe ha spiegato: “Affidare tutto alla responsabilità individuale è un rischio che non possiamo permetterci. Paghiamo mesi di disagio e la gente non vede l’ora di uscire. Mi rendo conto sia impopolare dirlo, ma non è il momento: rischiamo una tempesta perfetta. La seconda ondata è solo nella fase iniziale della discesa e davanti ci sono 3 mesi d’inverno, il picco dell’influenza a fine gennaio e l’Italia tutta gialla con le festività”.

Secondo Cartabellotta, “anche l’arrivo del vaccino contribuisce all’idea sbagliata di imminente liberazione“.

Sul vaccino, in particolare,  ha dichiarato: “Il piano del governo non tiene conto della variabilità delle forniture, per esempio Sanofi che consegnerà in ritardo. Più della metà delle dosi arriverà dopo l’estate. Se entro settembre si riuscisse a vaccinare un terzo della popolazione sarebbe già un grande risultato. Il piano vaccinale di qualunque Paese durerà almeno un anno. Al momento non conosciamo la tenuta immunitaria del vaccino oltre 2 mesi”.

Nino Cartabellotta ha anche detto: “La campagna vaccinale funzionerà meglio se ospedali, medici e infermieri non vivranno nell’emergenza. Personalmente penso che quest’anno il Natale sia una festa da vivere sobriamente, anche nel rispetto di chi si dovrebbe incontrare. La verità è che le vacanze, con le scuole chiuse, sarebbero il momento ideale per un lockdown“.

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