La Slovacchia dona all'Ucraina missili antiaerei S-300 di fabbricazione sovietica: come funzionano
La Slovacchia fornirà all'Ucraina sistemi di difesa antiaerea S-300, appartenenti all'era dell'Unione sovietica: l'annuncio del premier Heger
Il primo ministro slovacco Eduard Heger ha annunciato su Twitter che la Slovacchia ha fornito supporto all’Ucraina con un sistema di difesa aerea S-300. La notizia assume particolare spessore in quanto il sistema di difesa antiaerea è di produzione sovietica.
- La Slovacchia dona all'Ucraina il sistema di difesa antiaereo S-300
- S-300, i missili antiaerei dell'era sovietica: cosa sono e come funzionano
- S-300, la richiesta di Zelensky agli Usa
La Slovacchia dona all’Ucraina il sistema di difesa antiaereo S-300
“Vorrei confermare – ha scritto Heger – che la Slovacchia ha fornito all’Ucraina un sistema di difesa aerea S-300. La nazione ucraina sta difendendo coraggiosamente il suo Paese sovrano e anche noi. È nostro dovere aiutare, non rimanere fermi ed ignorare la perdita di vite umane sotto l’aggressione della Russia”.
Nei giorni scorsi l’ipotesi che la Slovacchia potesse fornire aiuti con i suoi S-300 era stata sollevata dalla portavoce del ministero della Difesa slovacco Martina Koval Kakascikova, che all’Associated Press aveva detto che non ci sarebbero state obiezioni. Oggi il primo ministro Heger ha quindi confermato la notizia della consegna dei sistemi di difesa antiaerea.
S-300, i missili antiaerei dell’era sovietica: cosa sono e come funzionano
Il sistema di difesa antiaerea S-300 utilizza dei missili a lungo raggio in grado di volare per centinaia di chilometri e abbattere missili da crociera e aerei da guerra. Appartengono all’era dell’Unione sovietica, ed entrarono in servizio negli anni ’70.
Oltre alla Slovacchia, altri due Paesi della Nato sarebbero in possesso di sistemi S-300: Grecia e Bulgaria.
Un sistema S-300 in una foto d’archivio del 1996
Nel conflitto attualmente in corso in Ucraina, i missili antiaerei di era sovietica potrebbero rappresentare un valido strumento per ribaltare le sorti della battaglia, grazie alla loro efficacia nell’intercettare raid aerei russi su città e obiettivi sensibili.
S-300, la richiesta di Zelensky agli Usa
Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, lo scorso 16 marzo, aveva chiesto anche agli Stati Uniti un rifornimento di S-300 in alternativa alla no-fly zone.
Intervenuto in collegamento video con le camere del Congresso degli Stati Uniti, Zelensky aveva detto: “Se è troppo (chiedere la no-fly zone, ndr) e non abbiamo il diritto di farlo, offriamo un’alternativa. Sapete di che tipo di sistemi di difesa abbiamo bisogno: S-300 e altri sistemi simili”.