Lega chiede lo stop all’obbligo per i vaccini sui minori, l'allarme dei pediatri per l’emendamento di Borghi
Per la Lega l’obbligo sui vaccini per i minori crea solo “rabbia e violenza”. Claudio Borghi propone un emendamento per abolirlo
Dovranno essere discussi in Parlamento i due emendamenti al Ddl sulle liste d’attesa proposti dal senatore della Lega Claudio Borghi. Il leghista punta a una revisione della legge Lorenzin, che prevede l’obbligo di alcuni vaccini per l’ammissione dei minori agli asili nido e alle scuole d’infanzia. Scatenando l’allarme di pediatri e altri medici, come Matteo Bassetti.
- Stop all’obbligo per i vaccini sui minori
- La proposta della Lega
- Le proteste dell'opposizione
- L'allarme dei pediatri
Stop all’obbligo per i vaccini sui minori
Nell’ambito del Decreto liste d’attesa, in vaglio al Senato, la Lega punta a una revisione sull’obbligatorietà dei vaccini.
Nel dettaglio, si chiede di cancellare l’obbligo vaccinale per i minori fino a 16 anni e i minori stranieri non accompagnati.
Il senatore della Lega Claudio Borghi
L’emendamento proposto chiede che i vaccini contro morbillo, rosolia, parotite e varicella non siano più obbligatori ma “solo raccomandati”.
E si chiede, inoltre, che, a differenza da quanto prevede oggi la legge, tali vaccini non siano più necessari per l’iscrizione alle scuole d’infanzia, comprese quelle private non paritarie.
La proposta della Lega
La legge Lorenzin, in vigore dal 2017, “era una sperimentazione” afferma il senatore della Lega Claudio Borghi, che ne propone la modifica.
“E non mi sembra che i risultati ci siano, la pertosse, ad esempio, ricomincia” continua il senatore. “Siamo l’unico Paese in Europa, forse con la Francia, ad avere 12 vaccinazioni obbligatorie per i bambini”.
Per Borghi, l’obbligatorietà dei vaccini non è solo inutile ma anche controproducente: “Non sono io ma è la letteratura scientifica che dice che l’obbligo è un sistema per creare rifiuto non per aumentare la copertura”.
Ai microfoni di Adnkronos Salute, il leghista ha dichiarato: “Sarebbe il caso di prendere atto che le cose non funzionano e dire che non si scherza con il costringere la gente, soprattutto i bambini, a fare trattamenti sanitari per legge, condizionando l’accesso a scuola”.
Per concludere infine che “Non convinci chi è contrario, con l’obbligo chiedi solo rabbia, rifiuto, violenza e discriminazione”. Così come, secondo Borghi, dimostrato dai rifiuti ai vaccini contro il Covid.
Nell’emendamento proposto si legge che l’obbligatorietà vaccinale “si pone come fortemente esteso rispetto al panorama europeo e internazionale e tale situazione si pone in conflitto con quanto statuito dalla nostra Carta Costituzionale, ai sensi delle prescrizioni di cui all’articolo 32 in ordine ai termini dell’obbligatorietà dei trattamenti sanitari”.
Le proteste dell’opposizione
La proposta firmata di Borghi sull’abolizione dell’obbligo vaccinale ha scatenato le proteste delle opposizioni, a partire da due ex ministri della Salute.
“Sono solo farneticazioni antiscientifiche da parte di chi pensa di poter lucrare su qualche voto no vax“, ha dichiarto Roberto Speranza.
“Una vera e propria follia“, ha commentato Beatrice Lorenzin, madre della legge del 2017 che il leghista punta ad abolire.
L’allarme dei pediatri
L’idea di cancellare l’obbligo vaccinale preoccupa non poco i pediatri. Come Rocco Russo, coordinatore del tavolo tecnico sulle vaccinazioni della Società italiana di pediatria.
Russo ricorda che “la Legge sull’obbligo vaccinale per l’accesso a scuola, con tutte le criticità del caso, si è dimostrata un valido strumento per aumentare i livelli di coperture vaccinali”.
Ai pediatri si unisce la voce di Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive al policlinico San Martino di Genova, che definisce “inaccettabile” la proposta di Borghi.
“L’invasione nel campo della medicina e della salute pubblica da parte della politica e del senatore Borghi è inaccettabile. Voler abolire o modificare la legge sui vaccini, per guadagnare il consenso politico del movimento no-vax, ci riporta ai momenti più bui del populismo e della politica per pochi, soprattutto oggi che stiamo assistendo a una recrudescenza del morbillo, della pertosse e di altre malattie infettive potenzialmente letali e invalidanti per la salute dei bambini”, ha scritto su X.