La guerra dei dazi di Trump è iniziata: le misure contro Canada, Messico e Cina e la clausola di ritorsione
Donald Trump impone dazi del 25% a Messico e Canada e del 10% alla Cina. Presto toccherà all'Europa. Chi dovesse reagire verrà ulteriormente sanzionato
I dazi commerciali di Donald Trump entrano nel vivo: l’ordine esecutivo è stato firmato ed entro breve le merci provenienti da Messico, Canada e Cina verranno tassate. Ottawa e Città del Messico annunciano reazioni immediate mentre Pechino, al momento, si limita a lanciare moniti. Ma nel suo ordine Trump ha inserito una clausola di ritorsione.
I dazi di Donald Trump
Donald Trump dichiara la guerra commerciale a tre dei suoi maggiori partner. L’ordine esecutivo è stato firmato l’1 gennaio ed entrerà in vigore dal 4 febbraio.
Trump con una mano dà e con l’altra toglie: da una parte le misure prevedono tariffe del 25% sull’importazione di beni da Messico e Canada, ma al tempo stesso riducono al 10% l’imposizione sul petrolio canadese, che rappresenta il 60% di tutte le importazioni di greggio per gli Usa.
Fonte foto: ANSA
Donald Trump
Per quanto riguarda la Cina, ai dazi già in vigore se ne aggiungono di nuovi al 10%. “Le guerre commerciali e tariffarie non hanno vincitori”, ha ammonito un portavoce di Pechino.
Per introdurre i dazi, Trump ha dichiarato lo stato di emergenza nazionale. Nel 2024 i prodotti da Cina, Messico e Canada rappresentavano il 40% dell’import americano.
La clausola di ritorsione
Secondo fonti della Casa Bianca citate dalla stampa Usa, il provvedimento conterrebbe una sorta di clausola di ritorsione: Trump intenderebbe inasprire i dazi contro quei Paesi che, a loro volta, dovessero reagire facendo scattare misure protezionistiche.
I rischi per l’Europa
La bastonata ai vicini di casa e alla Cina è solo il primo passo: “Abbastanza presto toccherà all’Europa”, ha assicurato Trump. “L’Unione europea resterà fedele ai suoi principi e, se necessario, sarà pronta a difendere i propri interessi legittimi”, ha fatto sapere un portavoce della Commissione.
Giovedì 30 gennaio la presidente della Bce, Christine Lagarde, ha ribadito che dazi Usa contro l’export europeo possono avere un impatto sull’andamento dell’inflazione nell’eurozona. L’arma tradizionalmente utilizzata dalla Bce contro l’inflazione è il rialzo dei tassi che, di rimando, ha effetti su tutta l’economia: mutui più alti che frenano il mercato immobiliare e prestiti meno convenienti che spingono i cittadini verso minori acquisti e le industrie verso minori investimenti.
L’accordo USMCA
È certo che almeno parte della strategia di Donald Trump sia quella di voler mettere all’angolo Messico e Canada per costringerli a rinegoziare, a condizioni maggiormente favorevoli per gli Usa, l’Accordo Stati Uniti-Messico-Canada (USMCA).
Il tavolo a tre è fissato per il 2026, ma Trump vuole presentarsi al meeting in una posizione di forza.
