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Ivan Vavassori è vivo, l'annuncio del padre: "È ferito, in ospedale". Sopravvissuto all'attacco, cosa si sa

L'ex portiere è sopravvissuto all'attacco a Mariupol e ora sarebbe ricoverato in ospedale

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Ivan Vavassori, l’ex calciatore 29enne di origini russe arruolato come volontario nella legione dei combattenti stranieri a fianco di Kiev, sarebbe vivo e ricoverato in ospedale dopo l’attacco subito dal proprio convoglio a Mariupol. A svelarlo è stato il padre Pietro Vavassori, dopo ore di ansia per la sorte del figlio che non dava notizie dall’Ucraina.

Ivan Vavassori è vivo, le ultime

Gli aggiornamenti del giovane dal fronte erano fermi da alcuni giorni e la notizia dell’attacco subito a Mariupol aveva tenuto tutti col fiato sospeso. È stato Pietro Vavassori a rompere il silenzio, svelando lo stato del figlio.

Ivan è vivo, è in ospedale” ha fatto sapere l’ex patron della Pro Patria al Tg1. Il 29enne, nonostante l’attacco al convoglio, è sopravvissuto e ora è stato preso in cura per le ferite riportate. Nella giornata di ieri, tramite un post, si era accesa la speranza: “La squadra di Ivan è sopravvissuta. Stanno provando a tornare, ma sono circondati da forze russe così non sappiamo quando e quanto tempo dovranno impiegarci”.

Ivan Vavassori è vivo, l'annuncio del padre: Fonte foto: ANSA
Le immagini di Mariupol, città distrutta dall’assedio russo

L’attacco subito dalla squadra nella quale operava Ivan Vavassori ha causato la morte di 5 persone, di cui non si conoscono ancora le generalità, e 4 feriti. Il giovane ex calciatore era entrato a far parte della “Legione di difesa internazionale Ucraina”, diventando il ‘comandante Rome’.

Ivan Vavassori, aperta indagine a Milano

Dopo la scomparsa e i timori relativi alla possibile morte dell’ex calciatore, il pool antiterrorismo della Procura di Milano guidato da Alberto Nobili ha deciso di aprire un’inchiesta sulla vicenda relativa al foreign fighter italiano.

L’inchiesta, va sottolineato, è in forma conoscitiva, quindi senza titolo di reato né indagati. Il pm Alberto Nobili ha delegato la Digos ad effettuare tutti gli accertamenti opportuni per chiarire i contorni della vicenda e quindi, si suppone, anche per sentire l’ex calciatore e i componenti del suo gruppo. Da quel che si sa, Vavassori è partito per l’Ucraina per una sua personale decisione e a sue spese.

Ivan Vavassori, chi è l’ex portiere

Balzato agli onori della cronaca per la sua decisione di schierarsi con l’esercito ucraino, Ivan Vavassori è stato portiere professionista in Serie C a Legnano, Pro Patria e Bra, con un’esperienza sportiva anche in Bolivia con il Real Santa Cruz.

Ivan è il figlio adottivo di Pietro Vavassori, ex patron della Pro Patria Calcio e di sua moglie Alessandra Sgarella, l’imprenditrice piemontese morta nel 2011, sequestrata e tenuta in prigionia dalla ‘ndrangheta per nove mesi, tra il 1997 e il 1998.

ucraina Fonte foto: ANSA
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