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POLITICA ESTERA

Guerra Russia Ucraina, cosa sono e come funzionano i missili Patriot chiesti da Zelensky agli Usa

Gli Usa accolgono la richiesta di Zelensky e inviano i Patriot in Ucraina: quanto costano e come funzionano

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Luca Bucceri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto del mondo dello sport e della politica, scrive anche di attualità ed economia. Laureato in Scienze della Comunicazione, muove i primi passi nelle redazioni sportive di Palermo per poi trasferirsi a Milano e lavorare per importanti testate.

Arrivati al 303° giorno di battaglia in Ucraina anche gli Usa decidono di fare il loro passo nel conflitto. Dopo mesi di richieste d’aiuto e di intervento a Washington, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha finalmente ottenuto quanto richiesto agli Stati Uniti dell’omologo Joe Biden: i missili Patriot.

Sistema sofisticato di difesa, i Patriot sono stati definiti da Zelensky come il “più forte pacchetto di aiuti militari” in arrivo in Ucraina. Ma cosa sono e come funzionano?

Cosa sono i missili Patriot

Come detto, i Patriot sono un sistema sofisticato di missili terra aria guidati che possono individuare e abbattere sia missili che velivoli. Armi che possono offrire una protezione completa a civili ed eserciti, sono stati ideati negli anni Sessanta per proteggere l’Europa dall’Unione Sovietica, ma sono stati dispiegati anche negli anni successi come sistema di difesa aerea più usato in tutto il mondo.

Il sistema è stato reso popolare dalla guerra del Golfo del 1991, quando i Patriot furono schierati dagli americani per intercettare gli Scud iracheni lanciati contro le città saudite. Col loro lancio, i missili illuminavano i cieli notturni di quella che divenne la prima guerra in diretta televisiva.

Dagli anni Novanta in poi il sistema è stato dispiegato in Europa, Medio Oriente, nel Pacifico, nel timore di attacchi dall’Iran, Somalia e Nordcorea.

Patriot, come funzionano

Efficaci sia per attacco sia per difesa, i Patriot sono equipaggiati con un sistema di lancio montato su un mezzo mobile con otto lanciatori, ognuno dei quali può contenere dai quattro ai 16 missili, a seconda delle munizioni. Il sistema viaggia a “batteria”, ovvero con un pacchetto di missili, il cui costo è stimato tra i 3 e i 4 milioni.

Per far funzionare il sistema servono circa 90 soldati, tra radar, stazioni di controllo e generatori elettrici.

Il loro utilizzo nella guerra in Ucraina sarà principalmente di difesa dai bombardamenti russi, con un raggio limitato tra i 32 e i 160 chilometri. Oltre all’invio delle armi, dagli Usa arriverà anche il dovuto addestramento alle truppe ucraine.

La richiesta di Zelensky agli Usa

Da tempo richiesti agli Usa, Zelensky può accogliere con soddisfazione l’invio delle armi da Washington, anche se il presidente ucraino avrebbe preferito più aiuto da Biden. “Vorremmo più Patriot, siamo in guerra, ci dispiace”, ha detto durante la conferenza stampa degli scorsi giorni alla Casa Bianca.

Dagli Usa è stato Tom Karako, a capo del Missile Defense Project del Center for Strategic and International Studies, a spiegare che l’invio dei Patriot è stata “una dichiarazione politica molto significativa, ed al tempo stesso un miglioramento delle capacità di difesa dell’Ucraina”. Biden, infatti, finora aveva resistito alle richieste di Kiev di inviare i missili anche per le minacce dei russi che lo avevano avvisato che avrebbero considerato il dispiegamento di questo sistema di difesa aerea un’escalation e minacciato “possibili conseguenze“.

Le accuse della Russia agli Usa

L’invio dei missili non ha lasciato indifferente Mosca, che ha rinnovato a Washington le accuse di “guerra per procura” e di non voler favorire la fine del conflitto.

“La loro reazione è probabilmente la prova della capacità del sistema”, conclude Karako, affermando che il dispiegamento dei Patriot potrebbe spingere il Cremlino a riconsiderare alcuni aspetti della campagna aerea.

Fonte foto: ANSA

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