Governo, il suggerimento delle Sardine al premier Conte
Il movimento ha diffuso una lettera-manifesto con delle priorità per l'agenda di governo
“Noi di reti ci riteniamo abbastanza esperti e ci piacerebbe trovare con Lei i fili giusti, per tessere percorsi e provare a sciogliere nodi”. Così le Sardine si rivolgono al premier Giuseppe Conte in una lettera-manifesto pubblicata da Repubblica. Nell’intervento gli attivisti che hanno riempito le piazze di tutta Italia suggeriscono per l’azione di governo un’agenda con delle priorità.
“Presidente, noi non abbiamo nulla da insegnare, ma oggi tutti ci chiedono come si sconfigge quel populismo che fino a tre mesi fa sembrava inarrestabile. Non chiediamo riconoscimenti ma ascolto”, si legge nel testo firmato ‘6000 Sardine‘.
“Non siamo un partito – affermano – e neanche un governo ma quella connessione che la politica va cercando da decenni e quell’abbraccio che per troppo tempo è mancato tra noi italiani. Siamo il ritorno alla partecipazione, ma non presentiamo conti da saldare” e “preferiamo i politici coraggiosi e lungimiranti a quelli che ogni giorno dicono di risolvere un problema”.
Le Sardine poi passano ad elencare una serie di temi, o meglio di “fili”, su cui intervenire: “A partire dal Sud, un filo un po’ maltrattato, ma che malgrado tutto conserva la sua dignità e aspetta solo di divenire rete, parte di un coraggioso e fiero intreccio finalizzato alla crescita e alla cura”. Poi la sicurezza: “di un lavoro e sul lavoro, sicurezza di assistenza sanitaria, sicurezza di accesso ad un’istruzione di qualità”.
Infine, “il terzo filo si chiama Dignità della Democrazia, ed è quell’arteria vitale che ogni giorno, nella vita di ogni cittadino, collega la libertà al rispetto delle regole, la vita reale a quella virtuale, e che può aiutare a capire la differenza tra la politica con la P maiuscola e i suoi innumerevoli surrogati”.