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Draghi, consultazioni terminate: Lega entusiasta, M5s al voto

Il premier incaricato ha incontrato i principali partiti nella seconda giornata di consultazioni con i capidelegazione dei gruppi parlamentari

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Ultimo giorno del secondo giro di consultazioni per Mario Draghi. Il premier incaricato ha già ascoltato i rappresentanti dei partiti minori, riuniti nel gruppo Misto e nelle Autonomie, nel pomeriggio dell’8 febbraio. Ai partiti più numerosi è stata dedicata tutta la giornata di martedì 9. Con il via libera dei medici anche il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi si è recato a Roma.

Consultazioni M5s: “Fiducia a Draghi? Voteremo su Rousseau”

“Abbiamo ascoltato dal presidente incaricato le idee e le riforme che dovrebbero essere alla base del suo governo. Per quel che riguarda i punti fondamentali nostri, la cosa più importante è che tutta l’azione di governo abbia come pilastro la transizione ambientale ed energetica. Abbiamo insistito sull’idea di un ministero ad hoc su tale questione. E abbiamo avuto rassicurazioni che si potrebbe trovare una soluzione in tal senso”. Così Vito Crimi al termine dell’incontro con Draghi, a cui ha partecipato anche Beppe Grillo.

“Abbiamo avuto rassicurazioni sull’impegno per l’ambiente e sul sostegno ai redditi sociali. Il reddito di cittadinanza ora non si tocca”, ha aggiunto Crimi. Inoltre l’esponente pentastellato ha ribadito che il sostegno del M5s al governo Draghi passerà prima dal voto che coinvolgerà la base del Movimento. Voto che si terrà sulla piattaforma Rousseau nelle prossime ore

Consultazioni Lega, Salvini: “Incontro utile, proficuo e positivo”

“Vogliamo che l’Italia sia protagonista in Europa. Ci interessa che si facciano gli interessi nazionali in Ue. No a austerità, ed è condiviso. No a un patto lacrime e sacrifici”. Così Matteo Salvini dopo aver incontrato Draghi. “Non abbiamo parlato di ministri, ma ho ribadito che rispetto ai migranti dobbiamo adottare le politiche di altri Paesi europei, come la Spagna e la Francia”, ha aggiunto.

Il leader della Lega ha poi dichiarato di aver avuto conferma della disponibilità del premier incaricato a non aumentare le tasse e ha rimarcato di essere pronto ad entrare in un governo che adotti non una politica di austerity, bensì un forte piano di investimenti nei cantieri. “Noi siamo per la crescita felice, non per la decrescita infelice”, ha chiosato, aggiungendo che l’obbiettivo della Lega è anche quello di diminuire l’Irpef.

Flat Tax? “L’unico veto che poniamo è il non aumento delle tasse, Draghi è per un riforma fiscale basata sulla progressività”. Tra le priorità chieste dal Carroccio anche la pace fiscale e l’istituzione di un ministero per la disabilità.

“Incontro utile, proficuo e positivo”, ha concluso Salvini.

Consultazioni Forza Italia, Berlusconi: “Mettiamo da parte calcoli elettorali”

“Faremo la nostra parte con lealtà e spirito costruttivo, mettendo da parte calcoli elettorali per pensare al bene del Paese. L’Italia saprà risollevarsi”, ha dichiarato Silvio Berlusconi dopo aver incontrato l’ex numero uno della Bce. “Ho confermato al presidente incaricato il sostegno di Forza Italia con la sollecitazione di fare scelte di grande profilo tenendo conto delle indicazioni dei partiti, ma decidendo in piena autonomia”, ha aggiunto Berlusconi.

Consultazioni Pd, Zingaretti: “Noi alternativi alla Lega ma nessun veto a prescindere”

“Abbiamo particolarmente apprezzato la collocazione europeista del nuovo governo”, ha fatto sapere il segretario del Pd Nicola Zingaretti, al termine dell’incontro con il premier incaricato Mario Draghi. “Posso dire – ha aggiunto – che siamo veramente molto soddisfatti del contributo, dei contenuti e delle linee guida alle quali il professore sta lavorando”.

Tra le riforme, quella “fiscale è importante”, con “pilastri indicati di progressività fiscale, rifiuto di proporre nuove tasse, rifiuto della cultura dei condoni come soluzione di questo tema che sarebbe sbagliata. E attenzione alla fiscalità sul lavoro”.

Zingaretti non ha posto alcun veto sulla futura squadra di governo: “Squadra di governo e profilo li decide Draghi”. Dall’altro lato il leader dem sottolinea che il Pd “è alternativo alla Lega” e pensa che il medesimo approccio sia “condiviso anche dalla Lega“.

“Siamo e rimarremo forze alternative – ha spiegato – e per questo abbiamo detto nessun veto a prescindere. Il punto è verificare quale perimetro programmatico e parlamentare il governo dovrà avere, è la valutazione che deve fare Draghi ed è il cuore di questi colloqui”.

Consultazioni con Draghi, Giorgia Meloni: no a Cashback e Lotteria degli scontrini

La deputata Giorgia Meloni ha dichiarato in conferenza stampa che durante l’incontro con Mario Draghi la sua delegazione ha parlato esclusivamente di programmi. Al premier incaricato la presidente di Fratelli d’Italia ha chiesto di introdurre un assegno universale unico per tutti i lavoratori in difficoltà e l’abolizione del Cashback di Stato e della Lotteria degli scontrini per liberare quasi 5 miliardi di euro da destinare alle aziende in crisi.

Giorgia Meloni ha dichiarato inoltre, riporta l’Ansa, di aver chiesto al futuro premier di non operare attraverso i Dpcm che limitano la “libertà delle persone”.

Critica la posizione di FdI anche riguardo l’emergenza sanitaria, con un dossier sul commissario Domenico Arcuri e sull’investimento di milioni di euro sulle “primule“, i nuovi centri vaccinali anti Covid. Al posto delle nuove strutture, ha spiegato Giorgia Meloni, si potrebbero utilizzare le tende di Protezione civile e Croce rossa, e tutte le strutture che non possono essere utilizzati oggi per gli eventi con pubblico.

Giorgia Meloni ha fatto sapere in conferenza stampa che Mario Draghi non intende alzare le tasse. Riguardo la vocazione atlantista ed europeista del prossimo governo, ha precisato che andrebbero introdotte delle nuove norme fiscali che riguardano le multinazionali e i colossi digitali. FdI ha chiesto inoltre un cambiamento nella gestione dei rapporti con la Cina.

La leader di Fratelli d’Italia ha spiegato che il suo partito non voterà la fiducia al nuovo governo, diventando di fatto l’unico gruppo parlamentare fuori dalla maggioranza, senza però tirarsi indietro su proposte su cui si troverà l’accordo.

Consultazioni, Italia Viva: “Totale sostegno al programma e alle scelte di Draghi”

“Con Matteo Renzi abbiamo espresso il totale sostegno di Italia Viva all’impianto di programma e alle scelte che Mario Draghi porterà avanti, con grande attenzione al piano vaccinale, che va rafforzato rapidamente con attenzione al mondo della scuola”, ha dichiarato l’ex ministra Teresa Bellanova dopo aver incontrato, insieme a Maria Elena Boschi e Davide Faraone, il presidente incaricato. Si sarebbe trattato di “un incontro molto positivo. Ci ha illustrato punti del programma da noi fortemente condivisi a partire dall’europeismo e dal forte ancoramento all’atlantismo e fino alla grande sostenibilità ambientale. In questi punti fondamentali c’è grande interesse ed attenzione alla fiducia da rafforzare nel Paese”, ha continuato, come riporta l’Ansa.

Tra gli argomenti affrontati da Draghi e Italia Viva, “i cantieri, la creazione di opere utili per il Paese, di posti di lavoro, un forte sostegno al turismo e alle attività produttive, niente finanziamenti a pioggia ma incentivi in modo duraturo”.

I cronisti hanno chiesto alla delegazione di Italia Viva di esprimersi riguardo la formazione di una maggioranza insieme alla Lega e Matteo Salvini. Teresa Bellanova ha risposto: “Il programma di Draghi ci vede assolutamente convinti nel sostegno: punta su questioni su cui battiamo da tempo. Bisogna partire dai temi e non dalle persone“.

Il futuro di Speranza al governo, Leu dopo le consultazioni: “Non abbiamo discusso di ministri”

Federico Fornaro di Leu, al termine della riunione con Mario Draghi, ha fatto sapere, come riporta l’Ansa, di aver “riconfermato a Draghi” la disponibilità a confrontarsi sui temi del prossimo governo, descrivendo quello appena avvenuto come “un incontro solo programmatico”. In particolare Liberi e Uguali avrebbe apprezzato la linea di Draghi sulla gestione della pandemia, sul “principio di precauzione con la sanità al primo posto”.

“Il nostro auspicio è che le tre forze dell’alleanza M5S, Pd e Leu possano concordare un atteggiamento univoco sul costituendo governo Draghi. Come credo che varrà per tutti i gruppi parlamentari, ci riserveremo di dare una valutazione complessiva dopo che il presidente incaricato avrà fatto le ulteriori fasi”, ha sottolineato.

“Non abbiamo discusso di ministri. La scelta della squadra di governo resta totalmente in capo al presidente incaricato”, ha spiegato il deputato. In conferenza stampa anche la senatrice Loredana De Petris, capogruppo Leu a Palazzo Madama, ha chiarito che non si è parlato del ritorno di Roberto Speranza al ministero della Salute.

Secondo giro di consultazioni per Draghi: le dichiarazioni di Maie, Europeisti e Centro democratico

Alle 11 il presidente del Consiglio incaricato ha incontrato il gruppo Europeisti, Maie e Centro democratico del Senato. Al termine della riunione il senatore Gregorio De Falco ha spiegato, come riporta l’Ansa, che “l’europeismo è una chiave di lettura di questo governo che si sta formando”. Il parlamentare ha scongiurato l’ipotesi di un ritorno all’austerity, e ha evidenziato la volontà di rinforzare la vocazione verso “l’atlantismo” e “il multilateralismo“, perché “nessun Paese può avere l’arroganza, la presunzione di poter stabilire unilateralmente rapporti con la Cina e la Russia”.

“Poi c’è l’ambientalismo, visto non più come freno e limite ma come obiettivo e occasione di sviluppo, anche attraverso la transizione energetica”, ha concluso De Falco, spiegando gli argomenti affrontati da Europeisti, Maie e Centro democratico durante l’incontro con Mario Draghi.

“Il 90% del Parlamento è diventato europeista e costruttore“, ha fatto eco Ricardo Merlo, come riporta l’Ansa. “Draghi traccia il profilo di un Paese che inizia a fare investimenti in modo coerente e sapiente, in modo che il settore pubblico possa trainare l’impresa”, ha concluso il collega Andrea Causin.

Il calendario delle consultazioni del 9 febbraio: quali partiti incontrano Mario Draghi

Gli incontri con i gruppi parlamentari della seconda giornata del nuovo giro di consultazioni con Mario Draghi, quella del 9 febbraio, sono programmati in calendario come segue.

  • Ore 11: Europeisti, Maie e Centro democratico (Senato).
  • Ore 11.45: Liberi e Uguali (Camera e Senato).
  • Ore 12.30: Italia Viva (Camera) e Italia Viva – Psi (Senato).
  • Ore 13.15: Fratelli d’Italia (Camera e Senato).
  • Ore 15: Partito Democratico (Camera e Senato).
  • Ore 15.45: Forza Italia (Camera) e Forza Italia – Udc (Senato).
  • Ore 16.30: Lega (Camera) e Lega – Partito Sardo d’Azione (Senato).
  • Ore 17.30: Movimento 5 Stelle (Camera e Senato).

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