,,

Giovanni Caruso avvocato di Turetta minacciato di morte con dei proiettili, la reazione di Gino Cecchettin

Gino Cecchettin ha commentato la notizia della busta con proiettili recapitata a Giovanni Caruso, il legale di Turetta, definendola "inquietante e inaccettabile"

Pubblicato: Aggiornato:

Una cosa “profondamente inquietante e inaccettabile da concepire in una società civile”. Così Gino Cecchettin ha commentato la notizia di una busta contenente proiettili recapitata a Giovanni Caruso, l’avvocato di Filippo Turetta. Il padre di Giulia, uccisa lo scorso 11 novembre 2023 dall’ex fidanzato, ha tenuto a sottolineare quanto questi gesti non rappresentino in alcun modo una forma di solidarietà verso le vittime, esprimendo vicinanza nei confronti del legale.

L’avvocato Giovanni Caruso minacciato con proiettili

La busta minatoria era stata spedita nei giorni scorsi allo studio di Caruso, a Padova. L’uomo aveva aperto la corrispondenza, trovandovi una lettera con al suo interno tre cartucce.

Contattata la questura, alcuni agenti della Squadra mobile, della Digos e del gabinetto interprovinciale della polizia scientifica l’hanno ispezionata. Le cartucce, avvolte in un foglio di carta, sono state quindi repertate.

Giovanni Caruso e Gino CecchettinFonte foto: ANSA
Giovanni Caruso e Gino Cecchettin in tribunale

I tre proiettili erano all’interno di una busta bianca con normale affrancatura e il foglio bianco che li avvolgeva non aveva alcuna scritta. Il plico verrà analizzato dalle forze dell’ordine, per trovare eventuali tracce e provare a risalire all’autore.

La denuncia in Questura

Giovanni Caruso ha provveduto a presentare denuncia scritta in Questura, a Padova, dopo quella a voce fatta il giorno prima.

Secondo quanto riferito all’Ansa, il legale sarebbe molto scosso e preoccupato per l’escalation delle minacce nei suoi confronti: gli investigatori, però, lo avrebbero rassicurato spiegandogli di aver già attivato la sorveglianza che vede coinvolte tutte le forze dell’ordine, con una attenzione particolare a vigilanza come obiettivo sensibile, specialmente in tre aree:

  • casa sua
  • lo studio
  • l’Università di Padova dove insegna Diritto penale

Giovanni Caruso aveva già ricevuto minacce dopo aver assunto il mandato di difensore di Turetta, ricevendo in quel caso una lettera: l’avvocato, allora, aveva deciso di non sporgere denuncia e di ignorare anche altre minacce apparse sui social.

Secondo le forze dell’ordine, però, questa volta i proiettili lascerebbero intendere che chi li ha inviati abbia a disposizione anche delle armi: pertanto sono impegnate a esaminare il materiale repertato alla ricerca di eventuali tracce, anche biologiche, e nel cercare di ricostruire i passaggi della lettera da dove è stata imbucata fino all’arrivo allo studio di Caruso.

Le parole di Gino Cecchettin

“Ogni forma di intimidazione o violenza, anche simbolica, è da condannare senza esitazione“, ha spiegato Gino Cecchettin, come riferito da Ansa.

L’ideatore della Fondazione Giulia Cecchettin ha aggiunto che la giustizia dovrà fare il suo corso in un clima di rispetto e serenità e che “atti come questi non rappresentano alcuna forma di solidarietà verso le vittime, anzi rischiano di offuscare la serietà del lavoro che stiamo portando avanti nella Fondazione”.

“È solo attraverso questi principi – prosegue – che possiamo costruire una società più giusta e umana“.

L’uomo ha poi auspicato che le autorità facciano luce rapidamente sul grave episodio: “Esorto tutti a impegnarsi a promuovere valori di rispetto, pace e dialogo, anche nei momenti più difficili. Anche e soprattutto di dolore. Continuiamo a lavorare insieme, con fermezza e senza cedere all’odio“.

La stretta di mano tra Giovanni Caruso e Gino Cecchettin

Caruso è diventato protagonista delle cronache nell’ultimo periodo a causa del processo a Filippo Turetta, concluso con una sentenza che ha condannato il giovane all’ergastolo.

L’arringa del legale aveva suscitato la reazione indignata di Gino Cecchettin. I due poi avevano avuto modo di chiarirsi e di stringersi la mano.

Il gesto aveva avuto luogo prima della lettura della sentenza. “La capisco umanamente, ma il mio lavoro non è facile“, aveva detto Caruso al padre della vittima.

giovanni-caruso-avvocato-turetta-proiettili Fonte foto: ANSA
,,,,,,,,