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Giorgia Meloni al Tg La7 di Mentana, blitz della premier fra politica e battute: frecciata a Lilli Gruber

Giorgia Meloni a sorpresa al Tg La7 di Enrico Mentana: i due hanno dato vita a un serrato botta e risposta fra temi politici e qualche battuta

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Alla fine Giorgia Meloni a La7 ci è andata: la premier, mercoledì 5 giugno, ha raggiunto (a sorpresa) gli studi del Tg di Enrico Mentana. Fra i due, un fitto dialogo incentrato sui temi caldi della politica: lavoro, migranti e sanità in primis. Ma non è mancata anche qualche battuta, per esempio nei confronti di Lilli Gruber.

La finta di Enrico Mentana con Giorgia Meloni

Non potendo partecipare venerdì 7 giugno alla trasmissione pre-elettorale a cui era stata invitata, dato l’impegno a Verona con il presidente Sergio Mattarella, la premier ha anticipato al 5 giugno la sua presenza negli studi di La7.

Prima Mentana ha fatto una finta: “Andranno in onda, domani e dopodomani, due incontri con i leader delle 11 liste che parteciperanno alle elezioni Europee. Meloni ci ha fatto sapere che venerdì non sarà presente perché impegnata a Verona con il presidente Mattarella”.

Giorgia MeloniFonte foto: ANSA

Roma, 1 giugno 2024 – Il presidente del Consiglio e leader di Fratelli d Italia, Giorgia Meloni, durante il comizio di chiusura della campagna elettorale per le elezioni europee di Fratelli d Italia a piazza del Popolo.

“Allora – ha aggiunto il giornalista – le abbiamo chiesto di anticipare a giovedì, ma ci è stato risposto di no. E quindi…“.

L’inquadratura della telecamera si è spostata ed ha inquadrato la premier. Dopo la scenetta è partita l’intervista.

La protesta di Magi

“Io ho fatto per tanti anni occupazione dura, ma mai un gesto così. Ecco diciamo che la sinistra certi problemi non se li pone”, ha detto Giorgia Meloni parlando del caso Magi.

Riccardo Magi, deputato di +Europa, si era posto davanti all’auto della prima ministra con un cartello in mano: “Hotspot elettorale”.

Riccardo Magi in Albania è stato strattonato dalla sicurezza. Sporco di sangue, si era espresso in questi termini: “Se accade questo a un parlamentare, con le telecamere, potete immaginare cosa accadrà a quei poveri cristi che saranno ospitati qui”.

Il patto Italia-Albania sui migranti

“Abbiamo visitato il sito dove vanno avanti i lavori per il centro che ospiterà i migranti e verrà consegnato in tempo. Un po’ come in tempo siamo intervenuti a Caivano dove lo Stato si è ripreso una porzione di territorio che era finita in mano alla criminalità”. Così ha detto Meloni parlando dell’hotspot italiano in Albania.

Lavoro e occupazione

Il discorso si è poi spostato sull’occupazione: “Sa cosa dicono i dati dell’Istat? Che dalla fine del 2023 i salari crescono di più del tasso di inflazione – ha dichiarato Meloni – e questo significa che di fatto tutti gli aumenti non vengono più divorati dall’inflazione. Inoltre ricordiamo che il tasso di occupazione, sempre secondo l’Istat, continua a crescere. Certo non possiamo risolvere in un anno tutti i problemi, ma qualcosa stiamo facendo”.

Immigrazione

Meloni ha poi parlato di immigrazione, spiegando il perché del suo esposto all’Antimafia riguardo presunte irregolarità nei click day: “Per anni nessuno si è accorto di nulla. I click day probabilmente avevano un legame con associazioni criminali che dietro pagamento facevano affari sulla pelle di chi arrivava in Italia. Noi ci siamo accorti di questa situazione e chiediamo alla magistratura di fare luce”.

Riforma della Sanità

Meloni ha poi toccato il tema della Sanità, all’indomani del Consiglio dei ministri che ha previsto la riforma del Servizio sanitario nazionale volta ad accorciare le liste d’attesa grazie all’ottimizzazione della presenza dei privati in fase di prenotazione.

Durante il suo ragionamento non è mancata una stoccata alla sinistra: “Con loro, con la sinistra, il Pil crollava. I dati dicono che questo governo ha stanziato più risorse rispetto a quelli che ci hanno preceduto”.

E ancora: “Sulla regionalizzazione della Sanità non metto in discussione il titolo V della Costituzione, ma ho sentito Schlein dire ‘abbiamo 20 agenzie per l’energia, è inammissibile’. Eh ma chi l’ha fatto, manco le basi ragazzi…”

Il caso Borghi-Mattarella

“Io non avrei usato quelle parole per la festa del 2 Giugno”, ha detto Meloni commentando le esternazioni del senatore Claudio Borghi che invocava le dimissioni di Mattarella.

“Detto questo, non ci vengano a dare lezioni da sinistra sul rispetto delle figure istituzionali perché sia sul rispetto del presidente del Senato, sia del presidente della Camera, ma anche sui presidenti della Repubblica meno affini, la sinistra non ci può dare lezioni”.

Il video dedicato al pubblico di La7

Giorgia Meloni è stata più volte accusata dai conduttori di La7 di non voler partecipare alle loro trasmissioni perché allergica ai giornalisti che fanno domande scomode. La premier ha risposto con un video indirizzato direttamente ai telespettatori di La7.

“Non c’è mai un problema tra me e le persone che non la pensano come me se vogliono parlare di politica”, ha spiegato la premier a Mentana.

“Qualcuno ha voluto vedere in quel video un attacco ai telespettatori di La7, invece mi sono limitata ad ironizzare con alcuni conduttori de La7 come penso sia nel mio diritto. Se si vuole costruire il racconto del mostro, poi non si può pensare che io faccia il mostrino addomesticato. Io non ho mai problemi a confrontarmi quando si vuole parlare di politica. La mia presenza qui dimostra che sono sempre disponibile”.

Le battute e la frecciata a Lilli Gruber

Mentana si è infine preoccupato dei tempi televisivi, alla luce della recente polemica con Lilli Gruber: “Non vorrei che arrivi anche a lei l’accusa di incontinenza…”, ha detto il giornalista preoccupato di rubare tempo alla trasmissione successiva.

“No – ha scherzato la premier – io mi tengo ‘nana’ e tutte le altre, ma incontinente gliela lascio!”

giorgia-meloni-mentana Fonte foto: ANSA
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