Alberto Genovese: salgono a 6 le presunte vittime di violenza
Altre due ragazze hanno denunciato per violenza sessuale l'imprenditore Alberto Genovese
Ancora due ragazze hanno deciso di sporgere denuncia contro Alberto Genovese, l’imprenditore accusato di aver violentato quattro giovani tra il suo attico di Milano e la sua villa a Ibiza. Sui nuovi casi indaga la Squadra mobile di Milano. Ne dà notizia Repubblica.
Genovese: la prima accusa di stupro ai danni di una 18enne
Il 43enne è stato arrestato in seguito allo stupro di una 18enne avvenuto tra il 10 e l’11 ottobre 2020 a Terrazza Sentimento, appartamento a pochi passi dal Duomo di Milano dove l’imprenditore era solito organizzare feste a base di alcol e droga.
La ragazza ha riferito di essere stata sequestrata per quasi 20 ore, e la sua testimonianza è stata poi confermata dalle telecamere del sistema di videosorveglianza di Alberto Genovese.
Genovese: la seconda violenza sessuale nota a Ibiza
La seconda denuncia, arrivata sui tavoli della Procura poco prima della conferma del fermo dell’imprenditore, riguarda lo stupro di una 23enne durante una vacanza a Ibiza lo scorso luglio, a cui avrebbe partecipato anche la fidanza dell’uomo, ora indagata per violenza.
Genovese: le indagini su altri 4 casi di violenza sessuale
Altri due episodi, riporta Repubblica, sono stati portati all’attenzione delle forze dell’ordine prima di Natale da due ragazze che hanno raccontato di aver subito violenze tra Milano e la Grecia.
Su questi due casi e gli ultimi due arrivati in Procura indagano l’aggiunto Letizia Mannella e il pm Rosaria Stagnaro, attraverso la verifica delle testimonianze, con il contributo della Squadra mobile.
Alberto Genovese: quali denunce sono considerate attendibili
Il primo episodio è stato confermato dai filmati, mentre il secondo, riporta Repubblica, è considerato attendibile perché la vittima non fa parte del giro di amicizie della prima e ha riferito un modus operandi del suo aguzzino praticamente identico a quelo della 18enne.
Per questo, riporta Repubblica, sarà necessario indagare a fondo sulle nuove denunce.
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Fonte foto: IPA