Governo, "Conte oppure elezioni": fronda dei senatori del M5S
Un gruppo di 10-15 senatori del Movimento 5 Stelle ha annunciato che non appoggerà nessun governo che non abbia Giuseppe Conte come premier
Nella tarda serata che ha chiuso la prima giornata delle consultazioni al Quirinale, scoppia un caso interno al Movimento 5 Stelle. Secondo l’Ansa, infatti, ci sarebbe una fronda ‘contiana’, che darebbe la fiducia solo all’attuale premier. L’alternativa? Il voto.
Governo, “Conte oppure elezioni”: fronda dei senatori del M5S
“Senza Conte non daremo la fiducia a un nuovo governo”. È questo, secondo fonti parlamentari riprese dall’Ansa, il ragionamento emerso nel corso di una riunione tenutasi da un gruppo di 10-15 senatori del Movimento 5 Stelle sulla situazione politica.
Nel corso della riunione – alla quale fanno parte senatori di lungo corso del Movimento, alcuni dei quali riconducibili anche all’anima più legata ad Alessandro Di Battista – il nome di Conte è stato messo sul tavolo come aut-aut per la fiducia a un nuovo governo. “Altrimenti non abbiamo paura di tornare a votare”, il ragionamento emerso nell’incontro.
Governo, chi vuole Conte e chi no: la situazione
Il Partito democratico ha manifestato il suo appoggio a un governo Conte ter: il segretario, Nicola Zingaretti, lo ha ribadito alla vigilia del suo incontro con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Italia Viva, invece, ha annunciato che porrà il veto su Giuseppe Conte, ma non su Luigi Di Maio o Paolo Gentiloni: posizioni che vengono lette da M5S e Pd come tentativi di intorbidire le acque di una crisi già complicata.
“Chi mette in mezzo Di Maio vuole un governo tecnico”, hanno riferito fonti 5stelle all’Ansa. Mentre il vicesegretario del Pd, Andrea Orlando, avrebbe definito “strano” immaginare che il Nazareno possa “sostenere Di Maio premier“.
Il centrodestra, invece, tramite Matteo Salvini ha annunciato che “diremo no a un reincarico a Conte: quando non ci sarà più quel signore a palazzo Chigi ragioneremo del resto”.
Salvini ha spiegato che “la prima opzione che portiamo al Colle venerdì è il voto, ma non è l’unica. A Mattarella diremo che le scene che stiamo vedendo sono aberranti, i senatori in vendita non è cosa dignitosa, chiederemo al capo dello Stato se questo Parlamento può garantire una maggioranza solida, se la risposta è sì, per me l’unica possibilità, all’interno di questo Parlamento, è un governo a guida centrodestra”.