Fontana, caso camici: donazione mai accettata. Nuova scoperta
Per un vizio di forma, la fornitura di camici per cui è indagato Attilio Fontana non sarebbe mai stata trasformata in "donazione"
Il governatore lombardo Attilio Fontana, nel mirino degli inquirenti per il caso camici che ha scosso la Regione Lombardia, tramite il suo legale si dice “tranquillo” per le indagini. Intanto, sono in corso verifiche della Procura di Milano sul conto in Svizzera con i soldi ereditati dalla madre serviti per il bonifico da 5 milioni al cognato dal quale è partita l’inchiesta sui camici alla Regione.
L’ultima scoperta, nel caso che riguarda la fornitura dei camici sanitari alla centrale acquisti regionale “Aria spa”, è che la donazione non sarebbe mai stata accettata.
Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, infatti, non esisterebbe alcuna delibera con la quale la Regione Lombardia abbia accettato la trasformazione in “donazione” comunicata in una mail del 20 maggio.
Quella che viene definita una “fornitura” era stata pattuita lo scorso 16 aprile come un “affidamento diretto” di 75 mila camici e 7 mila set sanitari, con 49 mila camici e 7 mila set consegnati fino a quel giorno.
La risposta alla mail del 20 maggio fu solo un “grazie” e un riscontro di ricezione della mail, che non varebbero come un assenso e una formalizzazione della modifica del rapporto commerciale. Non basterebbe, quindi, per trasformare la fornitura in donazione.
Andrea Dini, cognato di Fontana e proprietario della Dama spa, starebbe perciò valutando di mettere a disposizione i pattuiti 2500 camici restanti poiché vincolato a farlo dagli accordi ancora in vigore.
Si tratta di quanto stabilito nel contratto del 16 aprile, quando Dini non disse di essere il fratello della moglie di Attilio Fontana – che detiene il 10% della società – e nessuno in Regione fece le dovute verifiche.
Fontana: “Rispondo a falsità”
Attilio Fontana, indagato per frode, ha dichiarato su Facebook: “Oggi ore 10.30 rispondo. Intervengo in Consiglio Regionale per rispondere alle troppe false ricostruzioni create ad arte in queste settimane per danneggiare me e la giunta che presiedo per mero opportunismo politico”.
“Le notizie uscite in questi giorni – ha aggiunto – avrebbero dovuto porre fine alle polemiche. In molti mi avete espresso solidarietà, vicinanza e finanche ringraziamenti. Altri purtroppo stanno travisando i fatti e, come al solito, in questa Regione lo scarso contenuto politico delle opposizioni porta a ricostruzioni fantasiose della realtà per attaccare la giunta che con orgoglio presiedo”.