Fedez e la terapia con onde elettromagnetiche contro la depressione: cos'è e come funziona, rischi e benefici

Nella recente intervista da Fabio Fazio a “Che tempo che fa“, il rapper e influencer Fedez è tornato a parlare della sua lotta alla depressione, sofferta dopo la diagnosi di tumore al pacreas. È noto che il cantante ha affrontato la nuova condizione psicologica attraverso la terapia con onde elettromagnetiche tDCS. Questo approccio innovativo incuriosisce in molti, trattandosi di un metodo non invasivo e che non causa dolore, basato su trattamenti di breve durata che si possono effettuare anche a casa, sempre sotto supervisione medica.

• La terapia di Fedez contro la depressione
• Cos'è la tDCS
• Rischi e benefici
• Come funziona
• Terapia a casa

La terapia di Fedez contro la depressione

Dopo la diagnosi e la successiva rimozione del tumore al pancreas nel 2021, il famoso rapper italiano Fedez ha condiviso apertamente la sua battaglia con la depressione. Questo stato d’animo negativo si è evoluto in un “attacco ipomaniacale“, spingendo il cantante a cercare una soluzione per affrontare la sfida emotiva.

La scelta di Fedez è stata sorprendente e ha attirato l’attenzione di molte persone, tra cui i suoi fan. Per curare la sua depressione, ha optato per un trattamento innovativo noto come stimolazione transcranica a corrente diretta (tDCS), un metodo basato sulle onde elettromagnetiche.

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La terapia con onde elettromagnetiche tDCS non è invasiva e non causa dolore, ma non tutti i pazienti rispondono allo stesso modo alle cure

Cos’è la tDCS

Ma cosa significa esattamente la tDCS di cui si è servito Fedez per combattere la depressione? Questa forma di stimolazione cerebrale non invasiva esiste da molti anni ed è stata utilizzata con successo per migliorare i disturbi dell’umore e i disturbi d’ansia.

La nostra mente funziona principalmente grazie a impulsi elettrici, e in alcune condizioni patologiche specifiche, alcune aree cerebrali mostrano un’attività elettrica alterata, che può causare una serie di sintomi invalidanti.

La tDCS si basa quindi sull’applicazione di un campo elettrico diretto o di un campo magnetico pulsato al cervello, con risultati e benefici variabili a seconda del metodo utilizzato.

Rischi e benefici

È importante sottolineare che, se usata correttamente, la tDCS non è dolorosa e non provoca fastidi significativi. Inoltre, il rischio di effetti indesiderati è basso.

Tuttavia, è importante notare che ogni individuo reagisce in modo diverso agli stimoli, a seconda della propria sensibilità e soglia al dolore. Il fatto che Fedez abbia sperimentato questa terapia non vuol dire, infatti, che essa sia efficace con tutti gli individui: lo stesso cantante ha spesso fatto appelli affinché si aumentino gli investimenti atti alla lotta per la salute mentale, ricordando che una soluzione univoca a tutti i problemi non esiste.

Come funziona

Per quanto riguarda il trattamento stesso, la tDCS prevede l’uso di un dispositivo portatile che emette una bassa corrente elettrica. Attualmente, ci sono diverse varianti di questi dispositivi disponibili sul mercato.

Per ridurre al minimo l’impatto elettrico, si utilizza una bassa intensità di corrente in milliampere, e alcune nuove tecnologie addirittura utilizzano i Volt per rendere la corrente ancora meno percettibile, pur mantenendo la stessa efficacia sulle cellule cerebrali.

Per condurre la corrente a basso voltaggio alle aree desiderate della corteccia cerebrale, vengono applicati cotoncini o spugnette specifici imbevuti di gel conduttore. La posizione degli elettrodini viene scelta in base alla sintomatologia e alla patologia del paziente.

Terapia a casa

Un vantaggio significativo di questo approccio è la possibilità di effettuare i trattamenti comodamente a casa propria, eliminando almeno l’80% dei fattori stressanti legati ad un trattamento effettuato in un ambiente clinico.

In alcuni casi, infatti, il dispositivo può essere fornito al paziente per l’uso domestico, sempre sotto la supervisione di un medico. I trattamenti durano solitamente dai 20 ai 30 minuti e vengono somministrati a intervalli settimanali o bisettimanali.

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