Elezioni, Berlusconi smentisce: "Non sarò premier né presidente del Senato". Poi l'attacco a Letta e Calenda
Il Cavaliere non ci sta e smentisce le voci circolate negli ultimi giorni, poi piazza l'affondo all'alleanza del centrosinistra
Le alleanze di centrosinistra e centrodestra prendono sempre più forma in vista delle prossime elezioni del 25 settembre. Le forze politiche, infatti, non vogliono farsi trovare impreparate alle urne, per cercare di conquistare quanti più voti possibili per ottenere la presidenza del Consiglio e, soprattutto, la maggioranza in Parlamento.
Chi potrebbe esserci, tra i tanti nomi della destra, è il Cavaliere Silvio Berlusconi che però ancora non ha deciso nulla sull’eventuale candidatura. Ma una cosa è certa: se glielo chiedessero non sarà premier né presidente del Senato.
- Berlusconi premier o presidente del Senato, la smentita
- I dubbi di Berlusconi
- Meloni e Salvini, il pensiero del Cavaliere
- La stoccata a Letta e Calenda
Berlusconi premier o presidente del Senato, la smentita
A dichiararlo è stato lo stesso Berlusconi, nel corso di un’intervista rilasciata a Rtl 102.5. Il Cavaliere, che è stato l’inquilino di Palazzo Chigi per l’ultima volta nel 2011 prima di lasciare il posto a Mario Monti, ha infatti sottolineato che nei suoi piani non c’è quello di tornare a guidare il Parlamento: “Non ho ancora deciso se candidarmi, ma sicuramente è totalmente infondata la voce di una mia ambizione di fare il presidente del Senato“.
“Premier? L’ho fatto per oltre dieci anni con grandi risultati, adesso bisogna lasciare che ci sia qualcuno che possa fare delle buone cose” ha spiegato nel corso dell’intervista radiofonica.
I dubbi di Berlusconi
In vista del 25 settembre, comunque, Berlusconi ha ancora qualche dubbio sulla candidatura: “Forse mi candiderò per il Senato, ma penso di essere più utile restando in Europa, a lavorare per convincere l’Ue a darsi una posizione nei confronti di Usa Cina e Russia”.
Il presidente di Forza Italia è sicuro: “Serve una maggioranza qualificata, almeno per alcune materie, e in Europa credo di potere svolgere un ruolo importante, vedremo cosa fare”.
Meloni e Salvini, il pensiero del Cavaliere
Negli ultimi giorni sono andati in scena degli incontri nel centrodestra per trovare la quadra in vista del voto. Per tentare di vincere le elezioni, infatti, la destra ha deciso di unirsi e di creare un fronte comune tra Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega e alla fine è stato deciso che il nome del futuro premier verrà fuori dal partito che otterrà più voti.
Nel corso dell’intervista a Rtl 102.5, dunque, non possono mancare le domande su Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Sulla leader di FdI Berlusconi è chiaro: “Contro Giorgia Meloni è in atto una demonizzazione vergognosa. È stata un’ottimo ministro di un mio governo, non manca tenacia e coraggio, contro di lei è in atto una demonizzazione vergognosa, come è stata fata di volta in volta contro i leader di centro destra, è accaduto nel 2009 nei confronti del mio governo”.
Sul leader del Carroccio ha invece spiegato: “Con la Lega abbiamo molti punti in comune, ma certamente linguaggio e atteggiamenti di Salvini non sono i nostri, così come l’elettorato”.
L’abbraccio di Matteo Salvini a Giorgia Meloni durante un comizio
La stoccata a Letta e Calenda
Se da una parte c’è il centrodestra unito, dall’altro il centrosinistra sta cercando un fronte comune di dialogo per provare a non rendere facile la vita a Berlusconi, Salvini e Meloni in vista del voto. Il Cavaliere, rispondendo alle domande sulle nuove alleanze di sinistra, ha quindi piazzato la stoccata a Letta e Calenda.
“Trovo triste che si mettano insieme solo contro qualcuno o qualcosa” ha spiegato Berlusconi che poi ha aggiunto: “L’accordo Calenda-Pd è una cosa ovvia. Calenda è stato ministro di due governi di sinistra, è europarlamentare eletto con il Pd, si è autodefinito più volte di centrosinistra, il suo approdo naturale era a sinistra. Tutta questa operazione serviva solo a ingannare gli elettori moderati, per portarli dalla parte della sinistra, per impedire a quelli che loro chiamano ‘le destre’ di governare”.
Berlusconi ha quindi mandato un chiaro messaggio a Letta e Calenda: “Non ci riusciranno, ma la sinistra è sempre stata così, povera di idee e per stare insieme devono trovare un avversario da combattere”.