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Elena Del Pozzo, la madre potrebbe non aver agito da sola: i dubbi degli investigatori e il motivo del delitto

Nella conferenza stampa indetta dagli investigatori emergono nuovi dettagli per chiarire il quadro del delitto della piccola Elena

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

È ancora avvolta nel mistero la tragica morte della piccola Elena Del Pozzo, la bambina di cinque anni uccisa dalla madre Martina Patti a Mascalucia, in provincia di Catania. Dopo aver sviato gli investigatori, la donna ha confessato il delitto ma non ha dato un quadro chiaro di quanto successo e dei motivi che l’hanno spinta a uccidere la piccola lunedì 13 giugno 2022. Tanti i punti da chiarire e sui quali stanno lavorando gli investigatori.

La madre può non aver agito da sola

Un quadro più chiaro della dinamica dell’omicidio sarà dato solo nelle prossime ore, dopo che i rilievi verranno completati e la donna verrà risentita dagli investigatori. Intanto, nel corso di una conferenza stampa indetta sul luogo del ritrovamento del corpo della piccola, il comandante della prima sezione del nucleo investigativo di Catania, Salvatore Mancuso, ha svelato che la donna potrebbe non aver agito da sola.

“Siamo in una fase di approfondimento delle indagini e potremmo orientarci su una o l’altra ipotesi solo quando avremo tutti gli elementi a disposizione. Tra i punti da chiarire ci sono il luogo dove si è consumato il delitto e l‘eventuale responsabilità di altre persone nella commissione del delitto o nell’occultamento del cadavere” ha sottolineato.

Elena Del Pozzo, la madre potrebbe non aver agito da sola: i dubbi degli investigatori e il motivi del delittoFonte foto: ANSA
L’ultimo abbraccio a scuola tra Elena e la mamma

Le cause della morte e l’arma del delitto

Nel corso della conferenza stampa, il comandante Mancuso ha poi ribadito quelle che potrebbero essere le cause della morte della piccola Elena: “Il cadavere presentava dei colpi inferti nella zona del collo e delle spalle, le cause certe ce le darà solo l’autopsia”.

Sull’arma del delitto ha specificato: “L’arma non è stata ancora trovata, il corpo ha delle ferite che sono compatibili con un coltello da cucina, ma non essendo stata ritrovata dobbiamo aspettare la perizia autoptica per capire”.

Gelosia, un movente che non convince

Ma perché, in un pomeriggio di giugno, Martina Patti ha deciso di mettere fine alla vita della figlia Elena Del Pozzo? Si parla di premeditazione, anche se i dettagli devono ancora essere chiariti: “Non abbiamo contezza di quando abbia scavato la buca dove poi è stata ritrovata Elena, abbiamo però delle basi per pensare alla premeditazione in quanto si era procurata degli attrezzi per fare la buca. Anche le dichiarazioni false al pm sono una conferma, voleva sviare“.

C’è chi parla di gelosia come movente, ecco allora che il comandante Mancuso ribadisce: “Non ha detto nulla, voi parlate di gelosia ma è da intendere a 360 gradi. Potrebbe essere inteso come gelosia nei confronti della nuova compagna, sebbene lei e il suo ex avessero intrapreso una vita relazionale autonoma. Ma anche gelosia del rapporto che la piccola poteva cominciare ad avere nei confronti della nuova compagna del papà e con i familiari”.

elena-delpozzo Fonte foto: ANSA
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