Efedrina, stretta alla sostanza degli spray nasali per rischio infarto e ictus: è usata per scopi illeciti
Stop all'efedrina, la sostanza presente negli spray nasali. Secondo gli esperti l'utilizzo è pericoloso e può causare infarti e ictus
Il governo ha deciso di vietare l’efedrina. Lunedì arriverà al tavolo del Consiglio dei ministri la proposta di limitare l’utilizzo dell’efedrina e la sua importazione. Si tratta di un’analisi preliminare per il principio attivo presente in diversi farmaci, tra cui gli spray nasali. Il decreto prevede una stretta a fronte dell’utilizzo illecito della sostanza, elemento presente nella produzione di droghe, ma anche per l’utilizzo in ambito sportivo e di prestazioni mentali.
Stretta sull’efedrina
Per le aziende di farmaci potrebbero presto cambiare le regole per l’utilizzo dell’efedrina nei loro prodotti. Il provvedimento ha lo scopo di limitare l’utilizzo della sostanza (un passo già compiuto dalla Francia), comune soprattutto negli spray nasali e tentare così una strada alternativa di contrasto alle droghe. Infatti l’efedrina è un ingrediente utilizzato in alcune preparazione.
Nel dettaglio, il decreto prevede l’obbligo di controllo di autorizzazione all’esportazione e di notifica preventiva all’esportazione. Per l’efedrina viene estesa la sanzione penale per l’immissione sul mercato e l’importazione ed esportazione.
In foto carico di efedrina, sostanza alla base della fabbricazione di alcune droghe
Che cos’è l’efedrina
L’efedrina è un alcaloide presente nelle piante ed è un simpaticomimetico ad azione mista. Ha diversi utilizzi, non solo clinici, ma anche di abuso che si tramutano in illeciti. L’utilizzo medico è piuttosto comune, tanto che si trova in diversi farmaci, soprattutto per la decongestionante nasale e broncodilatatore nel trattamento dell’asma. Più di recente si stanno analizzando gli usi-abusi pericolosi della sostanza e in alcuni Paesi se ne sta vietando la vendita.
Per esempio l’efedrina, per la sua composizione, è un acceleratore dei processi cognitivi e causa sensazioni simili a quelle prodotte dalla caffeina. Sono molti gli studenti che la usano per concentrarsi, come anche gli sportivi. Può però portare a dipendenza.
Rischio infarti e stati psicotici
Il professore Massimo Clerici, ordinario di Psichiatria dell’Università degli Studi di Milano Bicocca, avverte dei rischi dell’uso-abuso dell’efedrina (prodotto simile al Fentanyl per abuso). Il docente, in un’intervista, ha spiegato che il consumo in alta concentrazione ha effetti collaterali gravi.
I rischi del consumo illegale (precursore per la produzione di alcune droghe come la metamfetamina) di efedrina sono: stati di ansia, confusione, irrequietezza, insonnia, stati psicotici, fibrillazione cardiaca, infarto e ictus (rischio giù raddoppiato a causa della presenza di plastiche nei tessuti umani). Inoltre, se preso in combinazione con altre sostante eccitanti come caffeina o anfetamine, può portare anche alla morte.