È morto Bruno Arena dei Fichi d'India, aveva 65 anni: l'annuncio del figlio. Lutto nel mondo dello spettacolo

È morto Bruno Arena dei Fichi d’India. A dare la notizia della dipartita del cabarettista è stato il figlio Gianluca Arena, che da tempo segue le orme del padre.

“Non ero pronto. Ma tanto non lo sarei mai stato. Buon viaggio papà. Lasci un vuoto immenso”, ha scritto il giovane comico su una storia su Instagram.

• Il saluto dell'amico di sempre Max Cavallari dei Fichi d'India
• I messaggi di cordoglio degli amici del mondo dello spettacolo
• Chi era Bruno Arena, anima dei Fichi d'India con Max Cavallari
• Come stava Bruno Arena: l'aneurisma, il coma e la lenta ripresa

Il saluto dell’amico di sempre Max Cavallari dei Fichi d’India

“Hai preso la valigia e le parrucche? Adesso farai ridere i grandi lassù. È solo un arrivederci. Ti amerò per sempre“, ha scritto il Max Cavallari, che è stato vicino all’amico di sempre anche nei momenti più bui.

Come dopo i gravi problemi di salute del collega, che hanno portato entrambi a una pausa forzata. Max era poi tornato a calcare i palchi, sempre con grande rispetto verso la sua metà professionale.

Sotto i suoi ultimi post sui social network si legge tutto l’affetto dei fan per il duo e il dolore per la prematura scomparsa, a soli 65 anni, di uno dei componenti.

I messaggi di cordoglio degli amici del mondo dello spettacolo

Tra i primi a scrivere sui social della scomparsa di Bruno Arena è stato Paolo Belli, che su Twitter ha condiviso una foto con lui e un cuore spezzato, scrivendo: “Riposa in pace, grande amico mio“.

Anche Barbara d’Urso ha salutato il collega via Twitter. “Ciao Bruno, sei stato un caro amico e ci hai fatto divertire tutti, con la tua straordinaria ironia. Gli artisti non muoiono mai”.

“Bruno, ho vissuto con te e Max Cavallari tutti i vostri e i nostri inizi, dal mio matrimonio fino al successo di Zelig. E poi, e poi… fai buon viaggio amico mio! Riposa in pace”, ha twittato Simona Ventura.

Luciana Littizzetto, su Instagram, ha pubblicato un cuore con la scritta “Ciao amico, ahrarara”, citando un tormentone dei Fichi d’India.

Fonte foto: IPA

Chi era Bruno Arena, anima dei Fichi d’India con Max Cavallari

Bruno Arena nacque a Milano nel 1957 da padre di origine messinese. Si diplomò all’Isef e divenne insegnante di educazione fisica in diverse scuole in provincia di Varese.

Nel 1984 un terribile incidente in auto lo obbligò a sottoporsi a diverse operazioni chirurgiche e alla perdita parziale della vista da un occhio.

Nel 1988 incontrò Massimiliano “Max” Cavallari e insieme scelsero di intraprendere la carriera cabarettiristica, chiamandosi Fichi d’India in onore della vegetazione della spiaggia di Palinuro dove presero questa importante decisione.

Il duo iniziò a esibirsi nei locali del Varesotto e poi di tutta Italia, fino all’esordio televisivo su Italia 1, nella trasmissione Yogurt, e radiofonico su Radio Deejay, con la trasmissione Tutti per l’una insieme a Marco Baldini.

Sempre a metà anni ’90 Bruno Arena e Max Cavallari entrarono a far parte del cast de La sai l’ultima su Canale 5. Ma la consacrazione arrivò con le prime edizioni di Zelig su Italia 1.

La fama acquisita dai Fichi d’India li portò a partecipare a numerosi film comici e cinepanettoni, assicurandogli poi una lunga permanenza a Colorado e poi di nuovo a Zelig.

Come stava Bruno Arena: l’aneurisma, il coma e la lenta ripresa

Il 17 gennaio 2013, durante la registrazione di una puntata di Zelig, Bruno Arena fu ricoverato e operato d’urgenza per un’emorragia cerebrale causata dalla rottura di un aneurisma.

Un mese dopo il comico fu trasferito dall’Ospedale San Raffaele di Milano a un centro di riabilitazione. Il 1° marzo uscì dal coma.

L’anno dopo la sua prima uscita pubblica, allo Stadio San Siro, per tifare l’amato Inter nella partita contro il Bologna.

Durante la lenta riabilitazione, Max Cavallari è sempre stato al fianco dell’amico e collega, fornendo al grande pubblico aggiornamenti sul suo stato di salute.

Bruno Arena si è spento oggi, mercoledì 28 settembre 2022, senza mai calcare di nuovo un palco.

Fonte foto: ANSA