Draghi presidente della Repubblica, cosa succede al governo? Chi rischia, ipotesi governo "fotocopia"
Si fa strada l'ipotesi di un governo "fotocopia", simile a quello attuale, qualora Mario Draghi si trasferisca al Quirinale
La partita del Colle sta per entrare nel vivo: da lunedì inizieranno le votazioni per decidere il nuovo presidente della Repubblica che prenderà il posto di Sergio Mattarella. La situazione appare ancora fumosa, in un marasma di incontri tra leader politici, intrighi e dichiarazioni a cielo aperto.
- Draghi presidente della Repubblica, cosa succede al governo
- Draghi presidente della Repubblica, il governo "fotocopia"
- Draghi presidente della Repubblica, i leader politici fuori dall'esecutivo
- Draghi presidente della Repubblica, in bilico i tecnici
- Draghi presidente della Repubblica, chi sarà il nuovo premier
Draghi presidente della Repubblica, cosa succede al governo
Si allontana il sogno di Silvio Berlusconi, che ha fatto sapere che scioglierà la riserva domenica sulle sue intenzioni. Mentre una delle ipotesi che sembra stia prendendo piede nelle ultime ore, è che il premier Mario Draghi lasci Palazzo Chigi per salire al Quirinale.
Un’ipotesi che però comporterebbe un vuoto da riempire per la presidenza del Consiglio, un ruolo chiave grazie al quale l’Italia è riuscita a distinguersi nell’ultimo anno anche a livello internazionale grazie alla leadership di Draghi.
Draghi presidente della Repubblica, il governo “fotocopia”
Secondo quanto riferito da fonti qualificate all’Adnkronos, si prefigura il modello di un governo “fotocopia”, ovvero un governo in tutto e per tutto simile a quello attuale che arrivi fino a fine legislatura. A Palazzo Chigi, dunque, subentrerebbe un altra figura tecnica, mentre il resto dell’esecutivo non dovrebbe subire grossi cambiamenti.
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Draghi presidente della Repubblica, i leader politici fuori dall’esecutivo
Sarebbe questo lo schema a cui si sta lavorando, per rendere possibile il passaggio di Draghi al Quirinale. E i leader politici? Stando a quanto riferito dalle fonti, si esclude una loro presenza nell’esecutivo: l’attuale formazione, d’altra parte, “ha già una forte impronta politica”, ragionano le stesse fonti.
Nell’attuale governo, infatti, sono già schierati alcuni pezzi grossi: Franceschini (Cultura) per il Pd, Di Maio (Esteri) per il M5s, Giorgetti (Sviluppo economico) per la Lega, Gelmini (Affari regionali) e Brunetta (Pubblica amministrazione) per Fi, Speranza (Salute) per Leu. Ma non si esclude una maggiore impronta politica che metterebbe a rischio il posto dei tecnici.
Draghi presidente della Repubblica, in bilico i tecnici
In bilico quindi i nomi di Cingolani (Transizione ecologica), Bianchi (Istruzione), Giovannini (Infrastrutture) e Lamorgese (Interno); quest’ultima, tra l’altro, da sempre osteggiata dal leader della Lega Matteo Salvini, in particolare per il suo operato nell’ambito delle politiche sull’immigrazione.
Stando a quanto si apprende, il Viminale potrebbe quindi passare in casa Lega, con grande gioia del suo ex occupante Matteo Salvini, mentre la Transizione ecologica potrebbe essere nelle mire del M5s; al Pd, invece, potrebbe andare il ministero dell’Istruzione.
Draghi presidente della Repubblica, chi sarà il nuovo premier
Quanto al nome del nuovo premier, o della nuova premier, sono due i profili tecnici più quotati al momento: Vittorio Colao (Innovazione tecnologica) e Marta Cartabia (Giustizia).
Vittorio Colao e Marta Cartabia