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Covid, decenni per debellare il virus: la previsione di Crisanti

Il virologo Andrea Crisanti analizza la situazione pandemica nel mondo di fronte alla diffusione di nuove varianti del coronavirus

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

“Io prevedo una convivenza col virus abbastanza lunga” dice così il virologo Andrea Crisanti, facendo il punto sulla situazione pandemica da Covid-19, collegato con ‘Newsroom Italia’ su RaiNews24. Nelle previsioni del professore ci vorranno decenni per liberarsi completamente del Sars-CoV-2.

“Consideriamo che per eliminare un virus come quello del vaiolo ci sono voluti 40 anni e quello della poliomielite dopo 70 anni forse cominciamo a sperare di poterlo eliminare completamente. Quindi ci vuole molto tempo e dei vaccini estremamente efficaci” è la considerazione di Crisanti.

Il direttore del Dipartimento di Microbiologia dell’Università di Padova, ha sottolineato nel suo intervento in TV, alla luce della sempre maggiore diffusione del ceppo Delta del coronavirus, l’esigenza di “incoraggiare al massimo l’adesione alla vaccinazione, perché questa variante mette in pericolo tutto il lavoro fatto fino ad adesso”.

“Questa è una variante – ha ricordato il virologo – che ha un indice di trasmissione estremamente elevato, che porta l’indice dell’immunità di gregge all’85%, quindi significa che l’85% della popolazione deve essere protetta: non vaccinata, protetta. Se vogliamo dare retta ai dati che ci giungono da Israele, che ci dicono che le persone vaccinate con doppia dose di Pfizer sono protette al 70%, significa che, anche vaccinando tutta la popolazione italiana, si raggiungerebbe una protezione del 70% che è inferiore a quella necessaria per arrivare all’immunità di gregge.”

“Il che significa – ha detto ancora Crisanti – che avremo nonostante tutto trasmissione del virus e questa trasmissione sarà in grado di raggiungere i 2 milioni e mezzo di persone sopra i 60 anni che non sono ancora vaccinate“.

Nella sua analisi il professore di microbiologia ha rimarcato la necessità di estendere il più possibile i vaccini contro il Covid-19 anche ai Paesi più poveri del mondo, disarmati contro la pandemia, in modo da interrompere l’evoluzione del coronavirus in altre varianti.

“Noi abbiamo bisogno di generare una nuova generazione di vaccini, una generazione di vaccini – ha spiegato il virologo – che possa essere facilmente adottata da Paesi con poche risorse economiche.”

“Già il fatto che una persona deve essere vaccinata due volte per molti Paesi dell’Africa, e stiamo parlando di quasi 2 miliardi di persone, è un grossissimo problema perché molti di questi Paesi non hanno l’anagrafe quindi non sanno nemmeno quanti abitanti hanno, come si chiamano e dove rintracciarli” è la considerazione fatta da Andrea Crisanti.

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