Covid, allarme di Crisanti: "Arriverà variante resistente ai vaccini"
Andrea Crisanti, docente di Microbiologia all'Università di Padova, ha lanciato un allarme: "C'è il rischio di una variante resistente ai vaccini"
Andrea Crisanti, ordinario di Microbiologia all’Università di Padova, ha espresso preoccupazione per la situazione epidemiologica in Italia. Secondo l’esperto, protagonista di un’intervista concessa al quotidiano La Stampa, “non siamo sulla buona strada per l’uscita dalla pandemia“. Anzi, secondo lui c’è il rischio di rendere i vaccini inefficaci.
Covid, allarme di Crisanti: “Arriverà variante resistente ai vaccini”
Secondo Andrea Crisanti, “continuando così stiamo creando il terreno per una nuova variante del tutto resistente ai vaccini“.
Il professore ha citato uno studio israeliano per cui anche il vaccino Pfizer sarebbe meno efficace: un segnale “non bellissimo, perché la protezione con la doppia dose cala dal 94% al 64%. Conferma i dati inglesi e cioè che la variante Delta infetta i vaccinati e si trasmette più pericolosamente”.
La conseguenza è che “per i non vaccinati si fa dura, sono più esposti al virus. Per i vaccinati invece resta importante mantenere le misure di sicurezza, perché esiste la possibilità di reinfettarsi. Le due dosi continuano a proteggere dalla malattia grave “nella maggior parte dei casi e per questo bisogna vaccinarsi tutti il più in fretta possibile, ma raramente può accadere di ammalarsi comunque“.
Covid, Crisanti contro Boris Johnson
Crisanti ha detto la sua anche sulla decisione del premier britannico Boris Johnson di allentare le misure: “Demagogia pura. Lascia al popolo la responsabilità di proteggersi, ma è una scelta pericolosa perché la traiettoria evolutiva della Delta è di creare una nuova variante più resistente ai vaccini”.
Infine il tracciamento che fatto all’italiana “non funziona. Manca la cultura epidemiologica“. Con il diffondersi della variante Delta “la curva cresce, ma viene frenata dal caldo e dai vaccini, anche se la popolazione è ancora troppo poco protetta. A settembre avremo un ritorno dei contagi più evidente“.