Dania Mondini e lo stalking denunciato dalla giornalista Rai, prosciolti i 6 colleghi: "Anni di calvario"
Per il gup di Roma, Dania Mondini non è stata stalkerata dai vertici del Tg1. La giornalista Rai aveva denunciato 6 suoi colleghi nel 2018
È arrivata la decisione del giudice sul caso di Dania Mondini, la giornalista Rai che aveva accusato alcuni suoi colleghi di stalking. Sono stati tutti prosciolti perché il fatto non sussiste. Tra di essi c’erano anche i due ex direttori del Tg1 Andrea Montanari e Giuseppe Carboni.
- L'accusa di stalking dalla giornalista Rai Dania Mondini
- Chi erano i giornalisti accusati
- L'iter del procedimento in tribunale
- Il commento dell'ex direttore del Tg1, Andrea Montanari
L’accusa di stalking dalla giornalista Rai Dania Mondini
La vicenda risale al 2018 quando la giornalista del Tg1, Dania Mondini, lamentò di atti persecutori ai suoi danni all’interno della redazione del telegiornale della Rai.
A compierli, secondo la donna, erano stati i vertici della testata giornalistica.
L’ex direttore del Tg1, Andrea Montanari: è tra i prosciolti dall’accusa di stalking
Chi erano i giornalisti accusati
Secondo quanto denunciava, Dania Mondini era stata presa di mira e le era stato impedito di svolgere al meglio il suo lavoro per far sì che un’altra conduttrice potesse far carriera al suo posto. La giornalista lamentava di essere stata “ridimensionata, isolata in modo da costringermi a lasciare il Tg1 della mattina”. Inoltre segnalava di essere stata messa in stanza con un collega dai noti problemi igienici e che non riusciva a trattenere rutti e flatulenze.
Mondini aveva inoltre presentato certificati che descrivevano “un disturbo dell’adattamento persistente con sintomi ansiosi di grado lieve e una patologia cardiologica caratterizzata da fibrillazione”, situazioni che, per la donna, sarebbero state additabili al comportamento dei capi.
Queste accuse erano state mosse contro i già citati due ex direttori Andrea Montanari e Giuseppe Carboni, il loro vice Filippo Gaudenzi, la giornalista Costanza Crescimbeni, il caporedattore Piero Damosso e il suo vice Marco Betello. Dopo sei anni, sono stati tutti prosciolti: il fatto non sussiste.
L’iter del procedimento in tribunale
Questa la decisione del gup di Roma sull’indagine che era stata avviata nel 2018 per far luce su “sistematiche aggressioni psicologiche operate mediante una serie di comportamenti vessatori e denigratori da parte dei propri superiori sul posto di lavoro”.
Già nel 2019 i pm avevano chiesto l’archiviazione. Il procedimento però era stato avocato dalla Procura Generale che aveva proceduto alla chiusura delle indagini nel maggio del 2023.
Il pm Marcello Monteleone ha chiesto il rinvio a giudizio per i sei giornalisti imputati ma il giudice ha disposto il non luogo a procedere.
Il commento dell’ex direttore del Tg1, Andrea Montanari
A commentare l’esito della vicenda giudiziaria è l’ex direttore del Tg1, Andrea Montanari che ribadisce come abbia sempre avuto fiducia nella giustizia che ha fatto ora il suo corso. Questi sottolinea come si tratti di una bella notizia per i sei giornalisti, ora sereni, cui viene restituita “piena dignità”, per il Tg1 e per la giustizia.
“Il Tg1 non è il luogo in cui impunemente si possa stalkerare una giornalista. Nulla di tutto ciò è accaduto ed oggi viene finalmente ripristinata la verità dei fatti”, dice, accusando Dania Mondini di essere stata mossa da risentimenti personali e non dalla ricerca della verità.
“Il fatto non sussiste, nessun maltrattamento, nessuna ingiustizia, nessun reato. Restano 6 anni in cui i 6 giornalisti imputati e le loro famiglie hanno dovuto fare i conti con la pena di accuse e campagne di stampa infamanti”, chiosa.