Cura con il plasma, la Iena guarita: "Ho sfidato la mia fobia"
Alessandro Politi, la Iena guarita dal coronavirus dopo 48 giorni di quarantena, ha raccontato la sua esperienza dopo aver donato il plasma iperimmune
Alessandro Politi, il giornalista de “Le Iene” guarito dal coronavirus dopo una quarantena di 48 giorni, si è detto felice di aver donato il plasma iperimmune per aiutare chi, invece, è ancora positivo al Covid-19. Come riporta il Corriere della Sera, Politi ha affermato: “Donare due sacche di sangue con il mio plasma è stata una delle sensazioni più belle della mia vita perché è indescrivibile l’emozione di sapere che, in 25 minuti, posso aver contribuito a far star meglio due persone che, magari, si trovano in terapia intensiva“.
Cura con il plasma, la sperimentazione a Pavia e Mantova
La cura con il plasma dei guariti è un tema caldo in questi giorni, in quanto virologi, immunologi ed esperti si stanno confrontando su una delle possibili soluzioni al trattamento dei malati di Covid-19. A sperimentare la cura in Italia è l’ospedale San Matteo di Pavia e il Carlo Poma di Mantova.
Cura con il plasma, Politi: “Una lotta contro le mie paure”
Politi ha raccontato: “L’idea è nata quando ero ancora positivo e mi sono informato sulla situazione a Pavia e all’ospedale Poma di Mantova; quando ho capito che stava procedendo alla grande ho scelto di partecipare. Per me, ipocondriaco e con la fobia degli aghi, è stata una lotta contro le mie paure”.
“Poi ho superato il test sierologico – ha precisato Politi – per essere sicuro di essere idoneo e quando mi hanno chiamato per recarmi a Pavia ero molto teso. Però, lo staff medico mi ha subito tranquillizzato perché mi hanno spiegato che è più facile da sopportare rispetto ai normali prelievi e giuro che non mi sono accorto di nulla: è stata ‘la’ terapia per la mia storia di ex ammalato. Un’esperienza indimenticabile“.
Cura con il plasma, l’appello di Politi agli altri ex positivi
Per Politi, donare il plasma è stato come una sorta di catarsi che consiglia a tutti i guariti: “È stato il momento più bello della mia vita e mentre lo facevo mi sentivo felice e orgoglioso. Spero che sempre più persone lo facciano, perché mentre i farmaci sono in via di test e i vaccini chissà quando arriveranno, questa tecnica del plasma iperimmune mi sembra essere l’unica vera speranza che abbiamo di combattere il coronavirus”.
Una terapia che sta catturando l’attenzione di tutto il mondo: “Non a caso mentre donavo – ha evidenziato Politi – c’erano non solo la telecamera delle Iene con Marco Fubini, ma anche quelle di una televisione araba. I medici del San Matteo vengono contattati da tutto il mondo per parlarne”.