Crisi di governo, scontro Lega-M5S sul reddito di cittadinanza
Il reddito di cittadinanza è diventato il nuovo terreno di scontro politico fra Lega e M5S
Il reddito di cittadinanza è diventato il nuovo terreno di scontro politico fra Lega e M5S. Al comizio tenutosi a Catania, Matteo Salvini ha dichiarato: “Approfondiremo una cosa che mi hanno segnalato albergatori, imprenditori e agricoltori: alcune persone che lavoravano per loro la scorsa stagione estiva, quest’anno hanno detto ‘no grazie perché ho il reddito di cittadinanza a cui aggiungo qualche cosa in nero’. Sarebbe un enorme problema”.
Il ministro dell’Interno ha precisato: “Non so se è qualche caso sporadico però me l’han detto in Calabria e oggi in Sicilia e ieri l’altro in Puglia. Chiederemo di fare tutte le verifiche del caso perché non vorrei che qualcuno pensasse ad una repubblica fondata sulla assistenza. Se però non aiutiamo chi produce a pagare meno tasse, l’assistenza nel giro di due o tre anni esaurisce il pozzo e buonanotte”.
Al dibattito è intervenuto anche il viceministro dell’Economia Massimo Gravaglia, per il quale il 70% delle famiglie a cui è stato erogato il reddito di cittadinanza non risulterebbe realmente titolare. Repentina la replica del M5S, che su Facebook ha fatto sapere: “Il reddito di cittadinanza è una misura che difendiamo con tutte le nostre forze. Una misura che ha ridato dignità alle persone e che assicura la tenuta sociale del paese. 905.000 famiglie oggi possono guardare al futuro con la prospettiva di uscire da una condizione di difficoltà“.
Il M5S ha specificato: “Oggi il forse ex sottosegretario a corrente alternata Garavaglia (non abbiamo ancora capito se la Lega ha ritirato i suoi ministri o meno) dice che il 70% di queste famiglie non ha diritto al reddito. È la più grande cretinata mai sentita. Sono persone che hanno pienamente diritto, i controlli sono stati rigorosi e l’Inps controlla continuamente la platea”.
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