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Nuova stretta a Natale: 3 indicazioni del Cts dopo la spaccatura

Il Comitato tecnico scientifico si spacca sulle indicazioni da dare al Governo per limitare il contagio di Covid sotto le feste

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Il Comitato tecnico scientifico è stato chiamato dal Governo a esprimersi sulla strategia da adottare per il Natale. Se tutti gli esperti concordano sull’introduzione di nuove strette sotto le feste, nel verbale dell’ultima riunione mancano tre illustri firme: quelle di Achille Iachino, Andrea Urbani e Giovanni Rezza. I tre direttori generali del ministero della Salute, riporta il Corriere della Sera, avrebbero così espresso la propria contrarietà a non indicare nel dettaglio le aree di intervento per prevenire la diffusione del Covid nelle prossime settimane.

Nonostante tutti i membri del Cts siano favorevoli a ulteriori restrizioni, infatti, nel documento indirizzato all’esecutivo non si leggono istruzioni specifiche su come evitare il contagio. Segno che tra i tecnici potrebbero essere emerse spaccature sulla linea da seguire.

Il presidente Iss Silvio Brusaferro avrebbe sottolineato i rischi di assembramenti “nei posti dove si abbassa la mascherina”, quindi bar, ristoranti e negozi. E in generale, riporta il Corriere della Sera, nelle due riunioni del Cts sarebbero stati proposti interventi per impedire assembramenti. Senza arrivare però a un parere unanime.

Spetterà al Governo decidere quali nuove misure saranno in vigore tra Natale e Capodanno. Verranno annunciate probabilmente tra giovedi 17 e venerdì 18 dicembre.

Covid, ancora restrizioni a Natale: i tre interventi consigliati

Il Comitato tecnico scientifico ha tuttavia consigliato all’esecutivo tre azioni chiave. Anzitutto il potenziamento dei meccanismi di controllo per garantire il rispetto delle regole. Gli esperti hanno sottolineato l’importanza di un coinvolgimento “massivo” delle forze dell’ordine.

Inoltre le misure devono essere prese con l’obiettivo di evitare l’aggregazione incontrollata delle persone, sia nei luoghi pubblici che nelle case. In ultima istanza il Cts chiede al Governo restrizioni più severe rispetto a quelle contenute all’interno del Dpcm del 3 dicembre.

Tra i membri del Cts ci sarebbe stato chi, come il commissario straordinario Domenico Arcuri, avrebbe preferito fare un riferimento esplicito alle zone rosse. Ma alla fine ha vinto la linea di Franco Locatelli, dell’Istituto Superiore di Sanità, con indicazioni più generali e senza riferimenti a provvedimenti specifici.

Covid, nuova stretta di Natale: cosa dicono gli esperti

Il Cts “valuta con molta preoccupazione il riscontro di grandi aggregazioni tra persone osservate in diverse aree del Paese, soprattutto nei centri storici e nelle aree metropolitane, nonché la difficoltà di contenimento e prevenzione delle aggregazioni medesime”, si legge nel documento, come riporta il Corriere della Sera.

Per questo i tecnici consigliano di introdurre nuove misure per il rispetto del “distanziamento interpersonale e per l’uso corretto dei dispositivi di protezione individuale in ogni occasione in cui gli stessi siano prescritti”.

Il verbale sottolinea che i numeri dell’epidemia di coronavirus in Italia sono in miglioramento, ma quelli delle terapie intensive e dei reparti ordinari di molte regioni continuano a essere allarmanti.

Zona rossa a Natale e Capodanno: tre scenari, quando si decide Fonte foto: ANSA
Zona rossa a Natale e Capodanno: tre scenari, quando si decide
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