Covid, svolta a Brescia: isolata la variante nigeriana
A Brescia è stata isolata la variante nigeriana di coronavirus, che presenta diverse mutazioni alla proteina Spike
A Brescia, una delle province più colpite dall’epidemia di Covid-19 nelle ultime settimane, è stata isolata la variante nigeriana. Come ha spiegato all’Ansa Arnaldo Caruso, presidente della Società italiana di virologia e direttore del Laboratorio di Microbiologia dell’Asst Spedali Civili, “per la prima volta in Italia abbiamo isolato il virus portatore di queste mutazioni che preoccupano perché potrebbero conferire resistenza ai vaccini anti Covid oggi disponibili”.
La provincia di Brescia assieme ad altri comuni è in zona arancione rafforzato dopo un’impennata di casi che ha interessato alcune aree della Lombardia.
Caruso ha poi precisato, come riportato da La Repubblica, che si tratta di “una variante rara. Al momento sta evolvendo principalmente in Africa, in Nigeria, ma ci sono una serie di osservazioni in tutto il mondo. Per ora pochi casi, che tuttavia stanno crescendo“.
La scoperta della variante è avvenuta “casualmente”, mentre venivano analizzati campioni biologici, in un paziente “di origine africana”. Caruso ha inoltre precisato che ora bisognerà “verificare se si tratta di un caso isolato, ossia se è stato questo paziente a portare la variante sul territorio, o se già sta circolando” nell’area.
La buona notizia, però, è che l’aver isolato il virus permetterà di “valutare se questa variante, rispetto al ceppo originario o agli altri mutanti noti, mostra o meno una maggiore aggressività e se è resistente o no agli anticorpi indotti dalla vaccinazione. Avendo tanti punti di mutazione sulla proteina Spike, desta particolare preoccupazione per la sua eventuale resistenza ai vaccini” al momento in fase di somministrazione in Italia.