Covid, contagi in aumento: la Francia vara la 'zona scarlatta'
La Francia alle prese con un netto aumento dei contagi: il governo ha introdotto nuove misure anti Covid
Di fronte ad un preoccupante aumento dei contagi da coronavirus, oltre 13mila positivi in 24 ore, il governo francese ha varato una serie di nuove misure volte a contrastare la diffusione dell’infezione. A partire dalla chiusura di bar e ristoranti a Marsiglia e in Guadalupa. Lo ha annunciato mercoledì sera in diretta tv il ministro della Sanità Olivier Véran, che si è rivolto ai cittadini invitandoli alla massima allerta e a limitare le interazioni sociali.
Il presidente Macron non vuole ricorrere a un nuovo lockdown generalizzato, adottando invece misure ad hoc sul territorio in base alla situazione di ogni area del Paese.
Zona scarlatta in Francia: cos’è
Il governo francese ha varato una nuova cartografia del Paese sulla base di tre criteri: il numero dei malati, il tasso di incidenza per le persone sopra i 65 anni e i ricoveri in rianimazione. Creando oltre alla zona rossa una zona “super-rossa” e una “scarlatta“.
Così oltre alle “zona di allerta” (o rossa) ci sono ora i dipartimenti in “zona allerta rafforzata” (super-rossa) nei quali il sistema sanitario comincia a essere in difficoltà, e quelli in “zona di allerta massima” (scarlatta), con conseguenze più pesanti negli ospedali. “È l’ultimo stadio prima della proclamazione dello stato di emergenza sanitaria”, ha spiegato Véran.
Zona super rossa sono state dichiarate l’area metropolitana di Parigi e le altre principali città: Lione, Lille, Bordeaux, Nizza, Tolosa, Saint-Etienne, Rennes, Rouen, Grenoble e Montpellier. Verranno vietati a partire da sabato grandi eventi e feste e limitati i raduni a massimo mille persone. E ancora: limite di 10 persone nello spazio pubblico o privato, chiusura dei locali alle 22, chiusura delle palestre e ricorso il più possibile allo smart working.
Le prime zone scarlatte sono state dichiarate l’area di Marsiglia, la seconda città del Paese, e la Guadalupa, territorio d’Oltremare. Tutti i locali pubblici saranno chiusi a partire da lunedì a meno che non siano già in grado di praticare uno stretto controllo sanitario. Cinema e teatri sono al momento esclusi.