Coronavirus, proroga dello stato d’emergenza: le tre ipotesi
Allo studio del governo una possibile proroga dello stato d'emergenza, tre i possibili scenari
Dipenderà dall’andamento della curva dei contagi da Covid-19, ma un’ulteriore proroga dello stato d’emergenza non viene esclusa a priori dal governo. Secondo quanto riporta il Messaggero, ci sarebbero conferme sulle indiscrezioni in tal senso negli ultimi giorni, che riguardano un’estensione del periodo fino al 31 dicembre. Ma non è l’unica opzione.
Coronavirus, proroga dello stato d’emergenza: l’ipotesi eliminazione
Sarebbero tre le ipotesi al vaglio dell’esecutivo. La prima possibilità, in caso di crescita minima dell’epidemia, sarebbe quella di togliere formalmente lo stato d’emergenza, conservando e allargando le specifiche misure di prevenzione.
A partire dall’utilizzo delle mascherine e dal distanziamento sociale, ma anche quelle relative allo smart working o alla distribuzione di farmaci ai pazienti. Questo nel caso in cui la diffusione del coronavirus sia tenuta sotto controllo e non si aggravi la situazione, mantenendo gestibile la capacità di ricezione nelle terapie intensive, con buona parte dei posti nei reparti vuoti.
Coronavirus, proroga dello stato d’emergenza: la mini-proroga
Il secondo scenario sarebbe al momento il più probabile e prevedrebbe una proroga di due settimane o un mese dell’emergenza, se dovesse continuare una leggera crescita, ma costante, dei contagi, come sta accadendo oggi. Senza dover emanare nuovi Dpcm, sarebbe una soluzione che consentirebbe al commissario Domenico Arcuri di completare le forniture e riempire i depositi, per essere pronti in caso di un nuovo acutizzarsi dell’epidemia.
In particolare per portate a termine l’acquisto di un numero sufficiente di kit diagnostici e altri dispostivi sanitari, ma anche materiale scolastico a cominciare dai banchi ancora mancanti dall’inizio della scuola in larga parte degli istituti scolastici del Paese.
Coronavirus, proroga dello stato d’emergenza: fino a fine anno
L’ultima opzione, più severa, sarebbe il prolungamento dello stato d’emergenza fino a fine anno, ipotesi sostenuta dagli esperti e consiglieri del ministero della Salute preoccupati per l’andamento attuale dell’epidemia. In questa direzione starebbero spingendo i componenti del Cts secondo i quali l’estensione lunga dell’emergenza “starebbe nella normalità delle cose” dato che “i Paesi attorno a noi hanno i dati che conosciamo”.
“Le chiacchiere stanno a zero – avrebbero detto dal Comitato – oggi in Italia ci sono 350 casi più di ieri e bisogna seguire il trend. Per adesso è tutto sotto osservazione ma pensiamo davvero entro il 15 ottobre saremo fuori oppure le cose saranno migliorate all’improvviso? È da vedere”.
Considerato l’argomento delicato e le polemiche politiche pronte a scoppiare dai versanti dell’opposizione, probabilmente il governo si riserverà fino all’ultimo momento, nella settimana della scadenza, quale decisione prendere.