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Covid, fine dello stato di emergenza: Sileri spiega cosa succederà dopo il 31 marzo

Sileri, sottosegretario alla Salute, auspica che a breve si possa arrivare alla revoca dell'isolamento per gli asintomatici colpiti dal Covid

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, ha dichiarato di credere che in Italia, tra non molto, si potrà adottare il ‘modello anglosassone’. “Io credo che anche noi, come il Regno Unito, arriveremo alla revoca dell’obbligo di isolamento dei positivi, ma inizialmente solo di quelli asintomatici”. Così Sileri ai microfoni di “Timeline’, su Sky Tg24, nel commentare le misure adottate oltremanica dal premier Boris Johnson.

Il sottosegretario alla Salute si è anche pronunciato sullo stato di emergenza. “Osservando i trend odierni e i numeri delle ultime settimane – ha sottolineato -, non c’è ragione per mantenere lo stato di emergenza” relativo al coronavirus, che scadrà il 31 marzo 2022.

Sileri: “Ogni pandemia arriva a una fine e quella Covid sta arrivando al suo epilogo”

“Ogni pandemia – ha evidenziato – arriva ad una fine e anche questa sta arrivando ad una fine che è una transizione tra pandemia ed endemia. Progressivamente, come fanno in altri Paesi e come si sta facendo in Italia, si tornerà ad una normalità”.

Sileri ha inoltre detto di pensare che sia “difficile” che si manifesti la “possibilità che questa pandemia possa riprendere con un’ulteriore variante, più contagiosa e cattiva di Omicron e che non risponda ai vaccini” fatti “fino ad ora”.

Questo “è molto improbabile, nel senso che, come tutte quelle descritte nei secoli scorsi, ogni pandemia arriva ad una fine e questa sta arrivando al suo epilogo, con una variante che sta circolando in modo meno aggressivo sia, di per sé, per la struttura del virus, ma anche perché agisce su una popolazione largamente vaccinata”.

Laddove non venga prorogato ulteriormente lo stato di emergenza, cosa succederà? “Si tratterà quelli che saranno i casi e la gestione dei pazienti che soffriranno di una malattia più severa da Sars-Cov-2, variante Omicron o quello che sarà, come gestione ordinaria, cioè entrerà di diritto in quelle che sono le procedure che oggi già attuiamo per tante altre patologie”.

La curva epidemiologica, dopo aver toccato il plateau, sta scendendo. Sileri predica comunque cautela e si augura che non ci sia “l’abolizione di tutte le misure” per il momento. “Inizierei un po’ per volta con la rimozione di alcune. La mascherina al chiuso per un po’ andrà tenuta”, ha sottolineato.

Sileri: “Tolto lo stato di emergenza, rivedere il Green pass”

Si sta discutendo molto sulla eventuale revoca del Green pass. Il sottosegretario sostiene che “è prematuro parlare della revoca del Green pass base per i negozi dopo la fine dello stato emergenza: “Sicuramente, tolto lo stato di emergenza andrà fatta una revisione del Green pass che sarà discussa a marzo”.

Per quel che riguarda la situazione britannica, ha invitato a non credere che sia tutto oro quel che luccica. “L’errore fatto in questi due anni – ha rimarcato – è stato fare paragoni inopportuni con il Regno Unito: non stanno meglio di noi perché sono migliori, ma solo perché l’ondata Omicron è arrivata prima da loro”.

“La situazione è migliore della nostra come previsione di andamento dell’epidemia perché hanno vissuto prima di noi la quarta ondata con la variante Omicron. Siamo in ritardo di tre settimane rispetto al Regno Unito”, ha spiegato Sileri.

Sileri sull’eventuale scioglimento del Cts e sulla quarta dose

Capitolo eventuale scioglimento del Comitato tecnico scientifico. “Il Cts – ha dichiarato – può essere sciolto dopo la fine dello stato emergenza ma nulla toglie che un organo di scienziati possa continuare a dare suggerimenti e gestire anche l’ordinario. Non è necessario un Cts collegato allo stato di emergenza ma si può utilizzare un collegio che può dare suggerimenti utili”.

Spazio poi alla discussione della somministrazione di un’altra dose dopo il booster: “Escludo categoricamente una quarta dose nell’immediato, ma non mi sento di farlo nel tempo. Questo ce lo dirà la scienza, e dipenderà essenzialmente da due cose: uno, quanto cala la nostra immunità. Due, quanto circolerà il virus in un futuro più o meno prossimo”.

Pierpaolo Sileri sulla revoca isolamento per gli asintomatici.Fonte foto: ANSA
Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute

“Se nel mese di ottobre questo virus dovesse ricominciare a circolare e iniziamo a vedere gli ospedali pieni di quelle determinate fasce di età che sono più a rischio, allora queste avranno più bisogno di un ulteriore richiamo”. Ed probabile “che saranno delle vaccinazioni similari a quelle del vaccino anti-influenzale”.

Sileri commenta la scelta di Salvini e Meloni di non vaccinare i loro figli

Infine il sottosegretario ha commentato la scelta di Matteo Salvini e Giorgia Meloni di non vaccinare i propri figli minorenni. “Rispetto sia la decisione di Salvini, sia quella della Meloni e forse per me è anche più facile decidere di vaccinare o meno i miei figli perché sono entrambi under 5, ma se vi fosse un vaccino anche per loro glielo farei”, ha spiegato Sileri.

“Faccio il medico, e quindi per me la risposta è abbastanza semplice, ma non vi è nessun obbligo vaccinale sopra i 5 anni, quindi è una libera scelta quella di farlo o non farlo. Spero che i dati su queste vaccinazioni, che si fanno sempre più importanti con il tempo, li convincano”, ha concluso.

Dalla Spagnola al coronavirus, le epidemie dell'ultimo secolo Fonte foto: ANSA
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