Covid, parla il decano Garattini: "Il vaccino è efficace"
Il presidente dell'Istituto di ricerca Negri si dice fiducioso sull'efficacia del vaccino ma predica prudenza
Silvio Garattini, 92 anni, decano dei farmacologi italiani e presidente dell’istituto di ricerca Mario Negri, intervistato da il Messaggero esprime fiducia nei vaccini contro il Covid-19 in arrivo, piuttosto ritiene più pericoloso chi non vuole vaccinarsi.
“I dati ci danno speranza. Il vaccino è efficace non solo perché produce anticorpi ma perché riduce sensibilmente l’impatto della malattia” dice Garattini che parla delle prime notizie su alcuni effetti collaterali arrivate dalla Gran Bretagna, partita in anticipo con la campagna di vaccinazione: “I tempi sono ancora ristretti per fare una valutazione, però non sembrano essere gravi– chiarisce. Certo, c’è molto da studiare, da valutare con uno stretto monitoraggio da parte dei medici britannici.”
Nessuna sorpresa o diffidenza sulla velocità con cui sono stati prodotti i candidati vaccini in vista di approvazione da parte degli enti regolatori come l’Ema, l’Agenzia europea per il farmaco: “I vaccini sono piuttosto simili e i tempi ravvicinati sono dovuti alla sburocratizzazione del sistema, che ha permesso di guadagnare molti mesi. È stata importante anche l’ampia disponibilità di finanziamenti sia pubblici sia privati. Non era mai successo che la produzione iniziasse mentre ancora era in corso lo studio. Se fosse andata male, si sarebbe dovuto buttare tutto. Ma questo ha permesso di stringere i tempi”
Il farmacologo predica prudenza sull’arrivo imminente del vaccino: “Vorrei che fosse chiaro che per mesi dovremo seguire le misure di protezione. Poi, piano piano, si potrà tornare a una vita normale. All’inizio non ci saranno neppure dosi necessarie per il personale sanitario, e non non potremo fare vaccinazioni di massa”.
“Vedo due pericoli in questa fase – ha spiegato Garattini – quello degli scettici, di chi non vuole vaccinarsi: un terzo degli italiani è orientato ad aspettare. Ma c’è anche il pericolo di chi pensa: “Ci sono i vaccini, è tutto risolto”. Anche questo atteggiamento è grave.”