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Covid, Crisanti: "Non vaccinati diffondono il virus come la varicella, non c'è paragone con i vaccinati"

Il microbiologo Andrea Crisanti ha spiegato la differenza tra l'infettività dei vaccinati e quella dei non vaccinati

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Fin dall’inizio della campagna vaccinale, in molti si sono chiesti in che misura i vaccinati possano trasmettere il virus. Benché sia un dato ormai certo che in minima parte le persone vaccinate possano risultare positive al Sars-CoV-2, il microbiologo Andrea Crisanti ha spiegato che vaccinati e non vaccinati diffondono il virus in maniera molto diversa.

Covid, Crisanti: “Non è paragonabile l’infettività tra vaccinati e non vaccinati”

Ospite di Bianca Berlinguer a Cartabianca, su Rai 3, Crisanti ha affermato: “Non è paragonabile l’infettività tra vaccinati e non vaccinati. La trasmissione del virus tra non vaccinati è al livello della varicella: un non vaccinato può infettare 9 persone. Un vaccinato non arriva mai a infettarne così tante”.

Il microbiologo si è soffermato sulla situazione pandemica in Italia, dopo il graduale ma costante incremento di contagi che si sta osservando nel nostro Paese negli ultimi giorni. “La situazione è caratterizzata da un aumento della trasmissione, come testimoniano i numeri di contagi e morti”, ha detto Crisanti.

Covid, Crisanti: “In Italia non abbiamo raggiunto un punto di equilibrio”

“Non abbiamo ancora raggiunto un punto di equilibrio – ha precisato l’esperto – la maggior parte della popolazione si è vaccinata tra aprile e fine luglio, bisogna continuare a fare la terza dose e mantenere misure come mascherine, distanziamento e Green pass”.

Crisanti inoltre ha osservato: “I vaccini sono un’arma importantissima, ma da soli non bastano. Non c’è una scorciatoia. La mascherina Ffp2 sui mezzi pubblici risolverebbe moltissimi problemi”.

L’esperto ha riportato l’esempio del Regno Unito, dove ci sono incrementi nell’ordine di 50mila contagi al giorno. “In Inghilterra hanno eliminato da 4 mesi ogni misura, il contrasto al virus si basa solo su vaccino e tracciamento, con 70-80mila persone in quarantena ogni giorno: su queste basi lì è stato raggiunto un equilibrio, con un numero stabile di casi”.

“In Italia i casi sono ancora in aumento – ha chiosato Crisanti – finché non raggiungiamo un plateau stabile vuol dire che le misure non sono ancora sufficienti”.

Vaccino Covid 5-11 anni, Crisanti chiarisce la sua posizione

Nelle ultime ore il microbiologo è anche tornato a parlare dei vaccini anti-Covid per i bambini, precisando le sue posizioni. In particolare, ha fatto discutere il titolo di un’intervista all’esperto: “Lasciamo stare i bambini, non sono adulti in miniatura”.

Crisanti, a Omnibus su La7, ha sottolineato di non essere contro la vaccinazione per i più piccoli, come qualcuno può aver frainteso: “Non ho fatto io il titolo. L’articolo dice chiaramente che la mia posizione è favorevole al vaccino per i bambini. Ho detto che pensavo, e sono tuttora convinto, che il modo migliore per convincere le mamme italiane a vaccinare i propri bimbi è aspettare il risultato di un milione di vaccinati negli Stati Uniti”.

Vaccino a una bambina in Israele

Intanto, una circolare del ministero della Salute, firmata dal direttore generale della Prevenzione del ministero Gianni Rezza, ha dato il via libera alla somministrazione del vaccino per la fascia 5-11 dopo l’approvazione dell’Aifa: “È possibile procedere con l’inclusione di tale fascia di età nel programma di vaccinazione anti Sars-CoV-2/Covid-19”, si legge nel documento.

Terza dose vaccino, chi deve farla e quando: la guida completa Fonte foto: ANSA
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