Covid, anticorpi monoclonali: quali regioni li usano
In quali regioni è possibile ricevere la terapia anti-Covid con gli anticorpi monoclonali
L’arrivo delle prime 150mila dosi di anticorpi monoclonali apre la strada anche in Italia a una nuova cura contro il Covid-19. Una terapia che, come spiega il direttore sanitario dello Spallanzani Francesco Vaia a Domenica In, potrebbe cambiare le sorti delle ospedalizzazioni causata dall’epidemia da coronavirus.
Covid, Vaia: “Anticorpi monoclonali arma potente”
“Con gli anticorpi monoclonali, 8-9 persone su 10 non andranno in ospedale” per Covid-19, spiega il professore Vaia, a capo dell’Istituto nazionale di Malattie infettive di Roma, già partito con le somministrazioni ad alcuni medici di pronto soccorso e di medicina generale. Nel Lazio inoltre anche altri 11 strutture possono somministrare il farmaco.
“Ci aspettiamo l’85% di risoluzione: 8-9 persone su 10 non andranno mai in ospedale, questa è un’arma potente per evitare che le persone che si aggravino. Dobbiamo evitare che le persone vadano in ospedale, possiamo farlo con terapie innovative e portando le cure a casa. Chi è da solo a casa e non ottiene risposte da nessuno, cosa fa? Va in ospedale”, spiega Vaia, rispondendo a chi solleva perplessità sul costo degli anticorpi che rimarrebbe comunque inferiore rispetto a un “passaggio in ospedale o in terapia intensiva”.
“Gli anticorpi vanno utilizzati tra il terzo e il quinto giorno della malattia e vanno usati per chi rischia di diventare un paziente grave: ipertesi, obesi, chi ha patologie respiratorie. Queste persone andranno in ospedale e avranno un’infusione di un’ora. Poi andranno a casa, dobbiamo evitare che le persone in ospedale”, precisa ancora il direttore sanitario dello Spallanzani.
Covid, anticorpi monoclonali: in quali Regioni si può ricevere la cura
Al momento sono 15 le regioni, come ricorda il Messaggero, che hanno avviato la terapia con anticorpi monoclonali per pazienti con sintomi lievi o moderati di Covid-19 che presentino particolari fattori di rischio, come obesità, diabete con complicanze, dialisi o trapianto.
Il 19 marzo i farmaci sono stati somministrati nelle Marche e in Campania, strada poi seguita da Valle d’Aosta, Veneto, Umbria e Friuli Venezia Giulia. Con le prime dosi arrivate il 22 marzo, in Toscana sono state individuate 12 strutture autorizzate a praticare il trattamento, coordinate da una cabina di regia. La cura con anticorpi monoclonali è iniziata anche in Piemonte ed Emilia-Romagna, il 25 marzo è arrivato il turno delle prime dosi in Puglia, e i farmaci sono arrivati anche in Lombardia. Il 27 le prime somministrazioni in Sicilia e Abruzzo.