Covid, allarme Oms: "Due milioni di morti se non agiamo"

L’Organizzazione mondiale della Sanità lancia l’ennesimo avvertimento ai governi di tutto il mondo e non risparmia riferimenti diretti a scenari catastrofici. “Il mondo si avvicina a contare 1 milione di morti nei primi 9 mesi di pandemia da Covid-19. Un dato terribile, ma è immaginabile e non è impossibile che se ne verifichino altrettanti nei prossimi 9 mesi, fino a quando non avremo un vaccino efficace e disponibile”, ha risposto così alle domande dei giornalisti in una conferenza stampa da Ginevra, Mike Ryan, capo del Programma dell’emergenze sanitarie dell’Oms, come riferisce l’Ansa.

L’Oms prevede la possibilità di due milioni di decessi per Covid-19 dall’inizio della pandemia, se la comunità internazionale non si muoverà con decisione a contrastare il coronavirus prima che si riesca a trovare il vaccino risolutivo.

Covid, Oms prevede 2 milioni di morti: “Il momento di agire è adesso”

“Siamo pronti a fare ciò che è necessario per evitare quella cifra? Il momento di agire è adesso“, ha avvertito Ryan “altrimenti guarderemo a quel numero, e purtroppo ad uno molto più alto”.

Come riportato da Adnkronos, nella sua analisi il capo del Programma dell’emergenze sanitarie non dimentica di sottolineare comunque i risultati raggiunti finora nella lotta al Sars-Cov-2: “È vero però che sono stati fatti dei passi avanti: vediamo i tassi di letalità ridursi lentamente”, man mano che “impariamo a trattare meglio e a diagnosticare prima Covid-19. Un milione di morti è però un numero terribile – ha rimarcato Ryan – ecco perché dobbiamo sfruttare al meglio gli strumenti che abbiamo per fermare la trasmissione del virus”.

Covid, Oms prevede 2 milioni di morti: “Non è colpa dei giovani”

E in questa disamina Mike Ryan scagiona in qualche modo i più giovani dalle accuse sulla responsabilità di una maggiore diffusione del coronavirus, soprattutto negli ultimi tempi, a causa della loro maggiore incoscienza.

“La situazione che stiamo vivendo non è colpa dei giovani. La realtà è che stare al chiuso, in luoghi affollati, poco areati sono tutti elementi che fanno schizzare la trasmissione. E non importa se ci sono giovani o adulti. Dobbiamo parlare piuttosto di comportamenti sicuri e di ambienti sicuri, diffondere informazioni sulle misure corrette e non”, ha detto infine Ryan, come riporta il Messaggero.

Fonte foto: Ansa