Cosa succede dopo il ritiro di Berlusconi? Gli scenari per il Quirinale: chi voteranno Pd, Lega, FdI e M5s
Da Conte a Salvini, passando per Letta: come hanno reagito i leader politici dopo l'annuncio del ritiro di Berlusconi dalla corsa al Colle
Con il ritiro di Silvio Berlusconi cambia tutto nella corsa al Quirinale, come dimostrano le reazioni dei diversi partiti alla scelta del leader di Forza Italia. Allora cosa succede dopo il ritiro di Berlusconi? Sul tavolo, finora, sono tre le ipotesi più accreditate: si tratta dell’attuale premier Mario Draghi, l’ipotesi di un Mattarella bis e il nome di Pier Ferdinando Casini. Nelle ultime ore si è parlato anche di Andrea Riccardi per il centrosinistra. Chi voteranno Pd, Lega, FdI e M5s?
Silvio Berlusconi, questo è ormai certo, ha rinunciato alla candidatura al Quirinale e lo ha annunciato con una lettera: “Ho deciso di compiere un altro passo sulla strada della responsabilità nazionale, chiedendo a quanti lo hanno proposto di rinunciare a indicare il mio nome per la presidenza della Repubblica”, ha scritto.
Berlusconi si ritira, la reazione di Letta (Pd)
Iniziamo dal Pd. Il centrodestra “non è maggioranza e non ha quindi diritto di prelazione sul Quirinale, lo abbiamo detto fin dall’inizio”, ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, che ha aggiunto: “Ora, col ritiro di Berlusconi e lo scontro deflagrato all’interno del centrodestra, tutto è chiaro. Ora ci vuole un accordo alto su un nome condiviso e un Patto di Legislatura”.
Salvini dopo il ritiro di Berlusconi: la frecciata della Lega
Anche il commento di Matteo Salvini, leader della Lega, non è tardato ad arrivare: “Giornata importante, per il centrodestra e per l’Italia. Dopo la scelta generosa di Berlusconi, ora vediamo se a sinistra continueranno a dire di no a tutte e tutti”.
Il leader della Lega ha definito la rinuncia del leader di Forza Italia all’elezione al Colle “una scelta decisiva e fondamentale, un grande servizio all’Italia e al centrodestra”.
Conte, con il M5s, auspica un serio confronto
Durissima la reazione del Movimento 5 stelle. “Lo avevamo affermato in modo chiaro: la candidatura di Silvio Berlusconi era irricevibile. Con il suo ritiro facciamo un passo avanti e cominciamo un serio confronto tra le forze politiche per offrire al Paese una figura di alto profilo, autorevole, ampiamente condivisa”.
Una delle reazioni più dure dopo il ritiro di Berlusconi è arrivata da Giuseppe Conte
Lo ha scritto su Twitter il presidente del M5s, Giuseppe Conte, commentando l’annuncio della non candidatura da parte del leader di Forza Italia.
La reazione di FdI, precisazione su Draghi
Qualche polemica anche da Fratelli d’Italia. “Durante la riunione non sono state formulate da alcuno specifiche proposte di candidatura né tantomeno sono stati posti veti di alcun genere. Piuttosto, durante la riunione, Fratelli d’Italia ha insistito affinché fosse chiaro che non auspica in alcun modo che la legislatura prosegua, come invece possono eventualmente ritenere le forze politiche della maggioranza”. Lo ha precisato in una nota FdI smentisce indiscrezioni emerse durante il vertice di centrodestra.
“La questione di Mario Draghi al Quirinale, sulla quale non abbiamo espresso alcun giudizio, non è stata posta e sarebbe semmai problema che possono avere le forze che partecipano al suo governo”, ha aggiunto FdI.