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Obbligo di vaccinazione anche in Italia: cosa ha detto il sottosegretario alla Salute Andrea Costa

Mentre in Austria e Grecia si passa ai fatti, dopo le dichiarazioni di Merkel e von der Leyen, il dibattito prende piede anche in Italia

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Si parla sempre più spesso di obbligo vaccinale. Dopo le sollecitazioni della presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen il tema è all’ordine del giorno in Germania, mentre l’Austria e la Grecia sono già passate ai fatti.

Qual è la posizione dell’Italia?

Come sta andando la campagna di immunizzazione in Italia e quanti vaccinati ci sono nel nostro Paese

I dati disponibili alla mattina del 3 dicembre parlano di 97.419.007 nuove dosi, per un totale di 47.296.424 italiani che hanno ricevuto almeno una puntura e 45.726.944 che invece hanno ricevuto sia la prima, sia la seconda dose.

Procede a ritmo spedito anche la somministrazione del cosiddetto “booster” (qui i dati sull’efficacia della terza dose in uno studio su sette vaccini diversi). Sono 7.514.656 le dosi somministrate dopo la seconda in Italia al 3 dicembre 2021. Il dato equivale all’87% delle dosi somministrate dell’ultimo mese e mezzo.

Si tratta di numeri incoraggianti: negli ultimi giorni è raddoppiata la media delle prime dosi somministrate ogni 24 ore, passando da 15-17 mila a 30 mila. Significa che il target del commissario all’emergenza coronavirus Francesco Paolo Figliuolo è stato superato (era di 400 mila iniezioni, mercoledì sono state 430.614).

Con questi numeri ha senso parlare di obbligo vaccinale in Italia?

Cosa hanno detto il sottosegretario alla Salute Andrea Costa sull’obbligo vaccinale in Italia

“Ad oggi l’obbligo vaccinale non è all’ordine del giorno“, sono state le parole del sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, pronunciate a margine di un evento a Genova.

“Abbiamo deciso di instaurare un rapporto di fiducia con i cittadini che ha dato ottimi risultati – ha poi continuato accennando ai numeri della campagna di immunizzazione – siamo il secondo paese europeo per numero di vaccinati”.

“L’Italia – spiega ancora Costa – rispetto ad altri paesi europei, ha già affrontato il tema dell’obbligatorietà: siamo stati i primi a introdurlo per i lavoratori della sanità e dal 15 dicembre sarà esteso a forze dell’ordine e personale scolastico. Poi valuteremo i dati dell’epidemia: siamo pronti anche ad altre valutazioni, ma ora si va avanti così“.

Diversa la situazione in Austria e in Grecia. Nel primo caso, l’obbligo di essere immunizzati con il vaccino scatterà per tutti il prossimo febbraio. Per quanto riguarda la penisola balcanica, invece, si è deciso di ancorare l’obbligo a un criterio anagrafico. Essere vaccinati sarà quindi necessario per chiunque abbia più di 60 anni.

Andrea Costa Fonte foto: ANSA
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