,,

Cos'è il bird strike e perché è pericoloso per gli aerei, un dispositivo può prevenire gli incidenti

Il bird strike è spesso citato come causa di incidenti aerei: vediamo di cosa si tratta, i numeri del fenomeno in Italia e come prevenirlo

Pubblicato:

Si torna a parlare di bird strike come causa di alcuni recenti incidenti aerei. La collisione con degli uccelli potrebbe aver provocato l’ennesima tragedia, questa volta in Corea del Sud. Il bird strike è parte del fenomeno dei wildlife strike, gli impatti con animali selvatici. Per prevenirli esistono diversi accorgimenti da porre in atto nelle zone limitrofe agli aeroporti.

Cos’è il bird strike

Il bird strike è spesso nominato tra le cause che possono portare a incidenti aerei. Si tratta di un fenomeno che, numeri alla mano, è in costante aumento per una serie di fattori, tra i quali l’incremento dei voli negli ultimi anni.

Si tratta dunque di un’evenienza da tenere sempre sotto controllo, un vero e proprio pericolo per gli aerei. Per tenerlo a bada e per prevenire gli incidenti, esistono dei dispositivi che tengono lontani gli animali dalle piste degli aeroporti.

bird strike aerei incidentiFonte foto: IPA
Immagini dalla Corea del Sud dove è avvenuto l’ultimo incidente aereo di grosse proporzioni

La pericolosità

Lo spauracchio degli incidenti aerei è sempre presente. Solo nelle ultime ore se ne sono registrati due di grosse dimensioni: uno in Kazakistan e l’altro in Corea del Sud. In quest’ultima nazione, un volo della compagnia area Jeju Air si è schiantato contro un muro durante l’atterraggio all’aeroporto di Muan ed è esploso.

Il bilancio è tragico: delle 181 persone a bordo, solo in 2 si sarebbero salvate. Per questa strage, i vigili del fuoco locale hanno ipotizzato proprio un bird strike come causa scatenante.

Si tratta di un fenomeno che riguarda non solo le nazioni estere ma anche l’Italia, come testimoniato dai dati degli ultimi rapporti Enac. Secondo l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile infatti sono stati 2.168 i casi di wildlife strike solo in Italia nel 2022, un numero cresciuto nel 2023 e arrivato a 2.416, se si considerano solo i bird strike. Di questi, 2.279 si sono verificati con uccelli (94%), 132 con mammiferi (5%), 4 con rettili (0.2%) e uno con fauna invertebrata (0,04%).

I numeri del fenomeno

Inteso in senso ampio, il wildlife strike riguarda l’impatto violento tra un aeromobile e uno o più animali selvatici, prevalentemente uccelli (bird strike). Le conseguenze di tali scontri sono più o meno rilevanti a seconda delle dimensioni e del numero di animali impattati, della fase di volo e della parte dell’aeromobile che viene colpita. Il wildlife strike è in costante aumento in tutto il mondo e può provocare schianti davvero pericolosi. I numeri parlano chiaro.

Negli Stati Uniti gli impatti tra fauna selvatica e aviazione civile sono passati da 1.850 nel 1990 a 19.603 nel 2023; in Italia da 348 nel 2002 a 2.416 nel 2023. Facendo riferimento alle specie più coinvolte si devono citare quelle cui appartengono rondone/rondine, gheppio, gabbiani, lepre e piccione.

Nel 2023 il numero totale delle segnalazioni è aumentato dell’11 per cento rispetto all’anno precedente; il 91% di tutti i wildlife strike registrati sono avvenuti sotto i 300 piedi di quota: le fasi di volo interessate di più da questi impatti sono infatti l’atterraggio (51%) e il decollo (36%). Infine, sempre citando l’ultimo report di Enac, le parti degli aerei più colpite risultano essere il muso e i motori.

Prevenzione

Per evitare casi del genere e l’insorgere di incidenti aerei causati dall’impatto con uccelli o altri animali, esistono diversi sistemi di monitoraggio e dissuasione.

Come riporta l’Enac, è in fase di conclusione la sperimentazione di un sistema basato su telecamere per l’identificazione del rischio wildlife strike presso l’aeroporto di Roma Urbe.

Per prevenire gli incidenti, gli aeroporti utilizzano dispositivi che sfruttano il suono o la luminosità, o li combinano, per tenere gli animali lontani dalle piste di decollo e di atterraggio. Insieme a questi, è stata adottata la politica dell’erba alta, proprio per dissuadere gli animali selvatici ed evitare che entrino nelle zone calde.

bird-strike-aerei-incidenti Fonte foto: IPA
,,,,,,,,