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Coronavirus, "troppo presto per la fase 2": parla Ricciardi

Il consulente del ministro della Salute: "Lo dicono i numeri"

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato il:

“È assolutamente troppo presto per iniziare la fase 2: i numeri, soprattutto in alcune Regioni, sono ancora pieni di una fase 1 che deve ancora finire”. Così Walter Ricciardi, membro del comitato esecutivo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e consulente del ministro della Salute, a SkyTg24.

“L’importante – ha sottolineato – è non affrettare” la riapertura e “continuare” con le misure in atto.

Ricciardi ha poi spiegato che “stiamo facendo dei modelli che studiano quando presumibilmente ci sarà l’azzeramento dei contagi nelle prossime settimane o in certi casi nei prossimi mesi. E soltanto sulla base di quei numeri si potrà dare il via libera”.

Secondo l’esperto, col piano che il ministro Speranza sta preparando la fase due “potrà partire, soprattutto in alcune Regioni, quando conteremo i nuovi casi sulle dita di una mano e non certamente con numeri a quattro cifre”.

Altrimenti, come è avvenuto nel passato, la pandemia potrebbe riesplodere con una seconda ondata una volta allentate le misure di sicurezza .

“Non ce lo possiamo permettere – ha rilevato – perché significherebbe richiudere prontamente tutte le attività, risigillare tutti a casa in maniera forte e soprattutto esercitare quella pressione sul servizio sanitario nazionale che poi si traduce in malati, intubati e morti. Non vogliamo che si ripeta”.

Ricciardi: “In fase 2 tamponi anche con sintomi lievi”

Quindi, la proposta: “Nella fase 2 dovrebbero essere fatti i tamponi anche a chi ha sintomi lievi, in modo da isolarli se positivi”.

Il consulente del governo ha propost di “estendere la tamponatura ai sintomatici molto lievi, quelli che hanno un solo sintomo e che esordiscono con un colpo di tosse e soprattutto con la febbre, e isolarli immediatamente nel caso risultino positivi e poi tracciarli tecnologicamente in modo tale da risalire ai contatti in modo rapido”.

Coronavirus, Ricciardi: “Nelle Rsa c’è stata una tempesta perfetta”

Una tempesta perfetta“, con “persone particolarmente vulnerabili in un ambiente chiuso e con personale scarso e non adeguatamente preparato”. Queste le parole usate da Walter Ricciardi per descrivere la situazione nelle Rsa.

Senza entrare nel merito di casi particolari, l’esperto ha inoltre rilevato che “se fossero stati trasferiti in maniera incontrollata dei pazienti infetti in residenze di questo tipo non sarebbe certamente una cosa da dimenticare”.

Ricciardi ha infine aggiunto che “le Rsa, soprattutto per gli anziani e per i soggetti disabili, sono un punto dolorosissimo” poiché quanto è accaduto al loro interno è dovuto al fatto che “erano strutture assistenziali in larga parte gestite con personale scarso” e “molto spesso non adeguatamente preparato a fronteggiare un rischio biologico così insidioso e contagioso”.

Coronavirus, troppo presto per la fase 2 parla Ricciardi Fonte foto: Ansa
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