Coronavirus, quali organi colpisce. Danni anche al cervello
Il coronavirus attaccherebbe anche il cervello: la nuova scoperta ha gettato nello sconcerto alcuni esperti
Stefania Di Marco, direttrice scientifica di Advent-Irbm, l’azienda di Pomezia che ha collaborato alla realizzazione del cosiddetto vaccino “europeo” in sviluppo a Oxford, si è detta allarmata da una nuova scoperta sul coronavirus. Alla Repubblica, l’esperta ha affermato: “Il virus non attacca solo i polmoni, ma una pluralità di organi. I reni, il fegato e, ora è stato dimostrato, anche il cervello”.
Coronavirus, “aggressione a più organi”. L’allarme degli esperti di Irbm
Dopo lo stop temporaneo ai test sul vaccino della settimana scorsa, dovuto a una reazione avversa in un volontario che si è rilevata priva di collegamenti col farmaco, sono ripresi i lavori su quello che potrebbe essere uno dei candidati più promettenti nella lotta contro il coronavirus.
Alla luce delle nuove scoperte sui danni provocati agli altri organi, si fa sempre più incalzante la necessità di individuare un vaccino sicuro ed efficace. Stefania Di Marco ha fatto riferimento a due studi internazionali che avrebbero evidenziato gli effetti del Covid-19 sul cervello di umani e topi.
“Non me li aspettavo, un virus respiratorio di solito lascia cicatrici sui polmoni ma non intacca altro”, ha detto Di Marco, commentando gli studi. Anche la sorella, a capo della sezione High-Content Biology e Screening della Irbm, ha confermato: “L’aggressione a più organi è la caratteristica che più spaventa del Covid”.
Coronavirus: “Può dirottare le cellule cerebrali per replicarsi”
Tra effetti collaterali insoliti e sintomi neurologici a lungo termine, il SARS-CoV-2 non smette ancora di sorprendere gli esperti, disvelando poco a poco i suoi misteri. Uno studio pubblicato sulla rivista BioRXiv, ad opera dei ricercatori della Yale University, ha infatti rilevato che il coronavirus sarebbe in grado di “dirottare” le cellule del cervello per replicarsi. Lo studio è in attesa di revisione ma evidenzia già alcune criticità.
L’immunologa Akiko Iwasaki, tra gli autori della ricerca, ha comunicato a Fox News: “Il nostro studio ha scoperto che SARS-CoV-2 può infettare i neuroni nel cervello in una coltura 3D di cellule cerebrali umane (chiamate organoidi). Rileviamo anche neuroni infetti nel tessuto cerebrale del paziente. Quando abbiamo esaminato le cellule infettate dal virus, abbiamo visto che sono piuttosto attive metabolicamente, il che indica che il virus può dirottare il meccanismo della cellula per fare più copie di se stesso“.
Vaccino Oxford, la rassicurazione di Irbm
Piero Di Lorenzo, amministratore delegato di Irbm, ritornando sul temporaneo blocco della sperimentazione del vaccino, ha assicurato che si tratta di “una cosa di routine. Capita quando il campione è ampio e composto anche da soggetti non perfettamente sani. Appena si è capito che la reazione avversa non era dovuta al vaccino, la sperimentazione è ripresa“.
Poi, rispondendo alla domanda su quando sarà pronto il vaccino, Di Lorenzo ha spiegato che “l’Italia avrà 3 milioni di dosi entro la fine dell’anno, da somministrare alle persone più a rischio: anziani e operatori sanitari”, salvo intoppi.