Ospedale in Fiera, la verità di Fontana: "Chiesto dal governo"
Il presidente della Regione Lombardia: "Contro di me costruita una campagna di notizie false"
“Altro che Stati Generali: la Lombardia ha già stanziato 3 miliardi di soldi veri perché i Comuni possano avviare le loro opere pubbliche”. Inizia così l’intervista di Attilio Fontana concessa alla Verità. Ma l’attacco alla maggioranza più incisivo arriva sul tema dell’ospedale realizzato in Fiera nel pieno dell’emergenza coronavirus: “È stato costruito perché il governo ci ha chiesto di raddoppiare il numero di letti di terapia intensiva. Contro di me è stata ordita una campagna di false notizie“.
Per il governatore della Lombardia è stato inventato “tutto. Dicono che è colpa della Regione se non sono arrivate mascherine e presidi ai medici di base, ma non è nostro compito perché il rapporto contrattuale è con il ministero. È stato detto che era compito mio fare le zone rosse, è stata detta quella falsissima cosa sulle case di riposo. Tutta una certa narrazione è stata costruita ad arte: un attacco fatto in modo parascientifico”.
Secondo il presidente c’è “sicuramente” una “campagna” contro la Lombardia che “nasce da valutazioni politiche di una parte che ha creato bugie e false notizie. La gente ci è caduta in buona fede, ma io non condanno le persone, quanto chi ha strumentalizzato la cosa in malafede”.
Fontana “assassino”: la risposta ai contestatori
Nelle ultime settimane, e fino al weekend scorso, ci sono state diverse manifestazioni contro le scelte operate dalla Regione Lombardia. Il governatore Fontana e l’assessore alla Sanità Giulio Gallera sono stati definiti “assassini”.
Il presidente della Regione risponde dicendo che “il Papa ha dimostrato vicinanza e ha ringraziato tutti per il grande lavoro fatto. Se qualcuno ritiene che le cose non siano state fatte bene è libero di contestare. Noi però andiamo avanti per la nostra strada”.
Fontana: “Seconda ondata? Difficile prevederla”
Sull’ipotesi seconda ondata: “Le persone serie con cui parlo dicono che nessuno può prevederla. Dobbiamo quindi seriamente preoccuparci come se ci fosse e attuare tutte le misure necessarie, sperando siano tutte inutili. Ma meglio avere qualche letto in terapia intensiva in più che farci trovare impreparati”.
Il riferimento è quindi nuovamente all’ospedale in Fiera, “entrato nel progetto mandato al governo, che ci ha chiesto di portare il numero dei letti da poco più di 700 pre-Covid a 1.456. Molti di questi letti sono previsti nell’ospedale della Fiera, altri nella nuova struttura di Bergamo. Ora si potrebbe smantellare tutto spendendo altri milioni per fare altri posti letto, ma dato che ci sono mi sembra una follia“.
E sull’inchiesta di Bergamo che lo vede coinvolto: “Ho il massimo rispetto nei confronti della magistratura. Devo dire che ho avuto un interrogatorio molto bello, non mi sento di contestare nulla. Va benissimo così. Sono profondamente convinto che su come la Regione Lombardia ha gestito l’emergenza il tempo sarà galantuomo”.