Coronavirus: italiani bloccati sulla Diamond Princess, i motivi
Dovranno aspettare l'équipe italiana per essere sottoposti ai test, poi partirà il piano di rimpatrio
Gli italiani non contagiati che si trovano sulla Diamond Princess, ferma in acque giapponesi a causa del coronavirus, rimarranno ancora a bordo. Secondo quanto riporta l’Ansa, citando fonti nipponiche, i nostri connazionali dovranno aspettare l’arrivo in aereo dell’équipe di medici decollati da Ciampino per effettuare i test necessari.
Nella squadra italiana in missione in Giappone, ci sono anche due medici dell’Istituto Spallanzani. Si tratta di due donne, un’anestesista e un’infettivologa.
Lo sbarco potrebbe avvenire domani, mercoledì 19 febbraio, mentre sono già partite le operazioni per i cittadini di altri Paesi.
Venerdì 21 febbraio dovrebbe invece arrivare a Pratica di Mare (Roma) il volo con a bordo gli italiani che scenderanno dalla nave da crociera in quarantena nella baia di Yokohama. Verrà utilizzato lo stesso Boeing dell’Aeronautica usato per rimpatriare gli italiani che si trovavano a Wuhan, città focolaio dell’epidemia di coronavirus.
I nostri connazionali scesi dalla Diamond Princess, circa 15 membri dell’equipaggio e 10 passeggeri, rimarranno per un periodo a Pratica di Mare, perché l’ospedale militare della Cecchignola, dove domani terminerà la quarantena per le persone tornate dalla Cina, dovrà prima essere sanificato.
Gli italiani rientrati dalla baia di Yokohama saranno sottoposti a un periodo di quarantena di 14 giorni. L’uomo risultato positivo al coronavirus, ed eventuali altri malati, verranno invece rimpatriati successivamente con un altro volo.
Coronavirus, il volo di rimpatrio di 30 italiani
Per quanto riguarda il secondo volo che, come ha spiegato il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri, “partirà dall’Italia verosimilmente in serata”, quando arriverà nel luogo “dove si trova la nave Diamond Princess, coloro che dovranno imbarcarsi lo faranno e verranno portati in Italia”.
“Si tratta”, ha specificato Sileri, “di circa 30 italiani e 26-27 persone di altre nazionalità europee, come Polonia, Francia e Germania, per un totale di 56-57 passeggeri, purché risultino negativi al test per il coronavirus”.