Coronavirus: parla Azzolina, scuole chiuse anche a maggio
La ministra della Scuola ha fatto il punto sulla riapertura dopo l'emergenza coronavirus in Italia
La ministra Lucia Azzolina, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, ha fatto sapere che la riapertura della scuola a maggio è molto improbabile perché la situazione in Italia è troppo pericolosa. A giorni una nuova commissione deciderà il futuro degli studenti italiani. Sembra certo che quelli non meritevoli troveranno insufficienze in pagella, nonostante la promozione.
Coronavirus, scuole chiuse: “Non cancelliamo gli sforzi fatti”
“Il Governo a giorni prenderà una decisione” sulla riapertura delle scuole. “Ma con l’attuale situazione sanitaria, ogni giorno che passa allontana la possibilità di riaprire a maggio. Significherebbe far muovere ogni giorno oltre 8 milioni di studenti”, ha dichiarato Lucia Azzolina.
“Scegliere di seguire un principio di cautela, come consigliato dalla comunità scientifica, è una decisione molto politica. E non affatto scontata. Solo ieri”, giovedì 16 aprile, “ci sono stati altri 525 morti. Non cancelliamo gli sforzi fatti finora”, ha aggiunto.
“I bambini più piccoli sono quelli più a rischio. Ma aiuteremo le famiglie con un’estensione del congedo parentale e del bonus baby sitter“, ha annunciato la ministra della Scuola sul Corriere della Sera.
Azzolina: “Sarebbe auspicabile la Maturità a scuola”
Riguardo la Maturità, “ricevo lettere di studenti che mi chiedono un esame in presenza. Sarebbe auspicabile, vedremo se si potrà. Escludo l’ipotesi mista con studenti a scuola e professori a casa”.
Scuola: promozione per tutti, ma ci saranno insufficienze
Riguardo la promozione per tutti, ha poi specificato che “se lo studente merita 8 avrà 8, se merita 5 avrà 5. La didattica a distanza ci ha permesso di mettere in sicurezza l’anno che altrimenti sarebbe andato perso. Alla fine tutti avranno un voto. Chi risulta insufficiente recupererà il prossimo anno con attività individualizzate”.
“Dedicheremo le prime settimane” di settembre “al lavoro per chi è rimasto indietro o ha avuto insufficienze. Ma non abbiamo stabilito le date, lo faremo insieme alle Regioni”.
Non si faranno lezioni in estate perché “la scuola ha chiuso ma non si è mai fermata. Significherebbe non riconoscere il lavoro di queste settimane. E l’Italia ha già uno dei calendari più lunghi d’Europa”.
Coronavirus, riaperturà della scuola: decide una commissione
Per la riapertura a settembre, il Ministero ha istituito una commissione. “Sarà guidata da Patrizio Bianchi“, ex assessore alla Scuola della Regione Emilia Romagna. “Lavoriamo per la riapertura ma anche per la scuola che dovrà nascere da questa emergenza. Serve un grande progetto di innovazione“.
Azzolina: “I concorsi per i precari della scuola si faranno”
“I concorsi si faranno. È l’unico modo per poter assumere a settembre. Quello straordinario per 24mila precari svolgerà appena le condizioni lo permetteranno. I docenti casomai saranno assunti dal primo settembre”, ha precisato la ministra sulle pagine del Corriere della Sera.
Come cambia la scuola a settembre: le ipotesi della ministra
Non dovrebbero esserci i doppi turni a settembre. “Stiamo valutando tante soluzioni. Sono contraria all’idea di raddoppiare l’orario del personale scolastico. Smettiamo di pensare che un docente lavori solo 18, 24 o 25 ore alla settimana. Se sarà necessaria la didattica a distanza, ci faremo trovare pronti. Oltre ai fondi già stanziati arriveranno presto altri 80 milioni”.
“Non mi piace l’idea di studenti con la mascherina a scuola. E come si fa a chiedere ad un bambino di rispettare la distanza di sicurezza?”, ha concluso la ministra Lucia Azzolina sul Corriere della Sera.