Coronavirus, in Lombardia l'emergenza riguarda anche i morti
Obitori pieni, a Bergamo e Cremona alcune chiese sono state trasformate in camere mortuarie
L’emergenza coronavirus in Lombardia non riguarda più soltato i vivi, ma anche le persone decedute. In diversi centri della regione, come Bergamo e Cremona, i posto in obitorio non bastano più e alcune chiese sono state trasformate in camere mortuarie. Anche la cremazione è diventata un problema: troppo richieste che non si riescono ad evadere.
Simbolo dell’attuale situazione l’edizione di oggi dell’Eco di Bergamo, il quotidiano della provincia più colpita dall’epidemia, dove i necrologi hanno occupato 11 pagine.
All’obitorio di Bergamo, secondo quanto riporta Ansa, non c’è più posto da giorni: per ospitare le salme la chiesa del cimitero è stata trasformata in una camera mortuaria. Stesso destino è toccato alla chiesa dell’ospedale Maggiore di Cremona.
Per affrontare l’emergenza, il Comune di Milano ha messo a disposizione cento posti nell’obitorio e ha cambiato il regolamento dando alle famiglie non più trenta ma cinque giorni per decidere cosa fare con i defunti, mentre il vescovo di Brescia ha dato la disponibilità a individuare qualche chiesa in cui tenere le salme in attesa della sepoltura.
Inoltre ci sono troppe richieste di cremazione che non si riescono ad evadere. Per questo il prefetto di Brescia Attilio Visconti ha invitato le famiglie dei defunti a scegliere forme di sepoltura tradizionali.
A questo si aggiunge il dramma dei famiglie, che a causa del divieto di assembramento disposto dal governo, non possono far celebrare il funerale dei loro cari.