Coronavirus, l'infettivologo: "Come sarà la seconda ondata"
Massimo Andreoni, direttore di Malattie infettive a Tor Vergata a Roma: "Il virus mette ancora paura"
La seconda ondata del coronavirus “la ritengo probabile. Non avrà certamente le dimensioni della prima e comunque sarà diversa da come ci aspettiamo. Si tratterà probabilmente di un continuum, la prosecuzione di quella che abbiamo attraversato. Il virus non ha smesso di circolare e continuerà a farlo”.
Lo afferma Massimo Andreoni, direttore di Malattie infettive a Tor Vergata a Roma, in un’intervista a Repubblica.
Il virus “mette ancora paura, lo dimostra il focolaio del San Raffaele di Roma. Noi in questo momento in ospedale stiamo intubando il quarto paziente arrivato da quella struttura”.
“Abbiamo imparato a controllare bene il virus e capito che per interrompere la sua trasmissione bisogna isolare i casi e usare mascherina e distanziamento”, spiega Andreoni.
“Ora quando c’è un nuovo focolaio si attuano subito le misure che bloccano l’ulteriore diffusione dell’epidemia. Nella prima fase invece spesso ci si muoveva in ritardo. E in più il virus stava già circolando quando sono stati scoperti i primi casi in Lombardia”, aggiunge.