Coronavirus, ok al decreto: la decisione sulle scuole
Nel decreto economico esenzioni fiscali, misure ad hoc per gli alberghi e la decisione sulle scuole
Via libera al primo decreto economico sull’emergenza coronavirus in Italia. Tra le misure varate dal governo per aiutare la zona rossa, figurano esenzioni fiscali, computer in dotazione alla pubblica amministrazione per agevolare lo smart working, misure ad hoc per gli hotel subissati dalle disdette.
Nel secondo decreto che sarà varato la prossima settimana, come riporta Ansa, secondo il governo gli stanziamenti saranno “adeguati” ad affrontare gli effetti dell’epidemia. Il messaggio del premier Giuseppe Conte e il titolare del Mef Roberto Gualtieri è il seguente: “L’Italia non si ferma, l’economia va avanti”.
Coronavirus, la decisione sulle scuole
Nella riunione di oggi in videoconferenza tra il governo e i rappresentanti delle Regioni è stato deciso un allentamento delle misure adottate per contrastare la diffusione del coronavirus.
Le scuole rimarranno chiuse anche per tutta la prossima settimana, fino all’8 marzo, nelle tre regioni più colpite: Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Manca ancora l’annuncio ufficiale del governo, ma le nuove disposizioni sono state confermate dalle Regioni interessate.
Le scuole dovrebbero invece riaprire negli altri territori per cui era stata decisa una chiusura preventiva: Piemonte, Liguria, Marche, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia.
La riapertura delle scuole da lunedì 2 marzo è stata confermata dai rispettivi governatori in Friulia Venezia Giulia e in Liguria, ad eccezione della Provincia di Savona.
In Piemonte invece, secondo quanto annunciato dal presidente Alberto Cirio, le scuole riapriranno da mercoledì 4 marzo.
Il governatore delle Marche Luca Ceriscioli, che in contrasto con il governo aveva deciso di chiudere le scuole con un’ordinanza regionale, ha detto che si adeguerà al decreto governativo, che dovrebbe arrivare in serata.
Toti ha precisato che non ci saranno più ordinanze regionali ma ogni indicazione sulle restrizioni sarà contenuta in un unico decreto governativo che sarà formulato nelle prossime ore.
Secondo quanto riporta l’Ansa, nel nuovo decreto verrebbero eliminate le ‘zone gialle’, mentre verrebbe introdotta la possibilità per alcune singole città di venire equiparate alle regioni più colpite, con le stesse restrizioni.
A quanto si apprende, nell’elenco di queste città potrebbero rientrare, su richiesta dei rispettivi governatori, alcune aree come quelle di Pesaro-Urbino e Savona.
Il governatore ligure Giovanni Toti ha affermato che non ci saranno più ordinanze regionali ma ogni indicazione sulle restrizioni sarà contenuta in un unico decreto governativo che sarà formulato nelle prossime ore
Nel decreto, intanto, è stata inserita una norma “salva anno scolastico”. Così, gli studenti che frequentano scuole chiuse a causa del Coronavirus non perderanno l’anno scolastico, anche se le chiusure dovessero protrarsi. Si pensa infatti a una deroga al limite dei 200 giorni minimi per la validità dell’anno scolastico.
Coronavirus, le misure del decreto economico
Nel provvedimento, le tre zone di contagio vengono distinte in tre colori in base alla densità dell’epidemia da coronavirus. Per ciascun colore, differenti misure economiche.
I pagamenti delle bollette, sospesi fino al 30 aprile con il nuovo decreto sul Coronavirus approvato dal Consiglio dei ministri, potranno anche essere rateizzati. Questa modalità potrebbe essere anche estesa al saldo dei mancati versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi dell’Rc auto.
Nel frattempo, sono sospese le scadenze fiscali fino al 30 aprile per undici comuni, vengono previste sanzioni per le richieste di certificazioni (comparate a pratiche sleali) in merito al coronavirus per i prodotti agricoli italiani destinati all’export, sono sospese per tutto il settore alberghiero italiano dei pagamenti dei contributi previdenziali e delle ritenute fiscali.
Sono cancellate inoltre Iva e tasse per le donazioni di merci come abiti o computer, che saranno trattati con le stesse norme con cui si fa la lotta allo spreco alimentare.
Secondo Gualtieri “è un primo segnale concreto”, come riporta Ansa, assicurando che il prossimo decreto si occuperà non solo delle zone rosse ma anche dei “settori produttivi più colpiti”.
Coronavirus, sul decreto scoppia la polemica
“Il Paese deve affrontare” l’emergenza “con determinazione, unità, serietà e anche fiducia”, ha sottolineato il titolare del Mef replicando a chi, come Matteo Salvini, chiede lo stop alle cartelle per tutto il Paese: “Non è un’idea né saggia né utile”.
Sul decreto, non regge la tregua fra maggioranza e opposizioni. “Non dà risposte adeguate, FI è pronta a stravolgerlo”, è l’avvertimento della capogruppo azzurra alla Camera Mariastella Gelmini.