Coronavirus, da Genova a Roma la movida è dura a morire: reazioni
Da Pone Milvio alla spiaggia di Boccadesse, nonostante gli appelli a evitare luoghi affollati in tanti hanno invaso piazze e spiagge
Non sono bastati i decreti, gli inviti delle istituzioni fino alla discesa in campo dei vip con l’hashtag #iorestoacasa. Il fine settimana appena trascorso, quello appunto del grande caos per l’emergenza coronavirus e del decreto del Governo che ha allarmato mezza Italia, non è bastato a tenere a casa la gente. Da Roma a Genova sono state tante le scene di ordinaria folla che sfiora la follia in barba agli appelli ad evitare luoghi affollati.
“#Nunsepofa”. Ha scelto il più immediato dialetto romanesco l’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato per commentare la foto che sabato sera ha impazzato sui social. Ponte Milvio a Roma, invasa, come ogni sabato sera, da decine, centinaia di ragazzi seduti uno accanto all’altro, senza mantenere la distanza di sicurezza raccomandata dalle norme indicate per fronteggiare l’emergenza coronavirus.
Una scena che a Roma si è vista un po’ in tutti i punti nevralgici della città. Con locali e discoteche chiuse, la “gente della notte” si è riversata nelle piazze: piena la scalinata di piazza Trilussa, i vicoli di Trastevere, i tavolini di Testaccio.
“Faccio un appello ai sindaci del Lazio perché valutino l’assunzione di provvedimenti con cui impedire assembramenti nei luoghi pubblici nei rispettivi Comuni. Usiamo la testa” ha scritto su Facebook il vicepresidente della Giunta regionale del Lazio Daniele Leodori.
Dal Lazio alla Liguria. E se Roma era un po’ più lontana dalle zone rosse indicate finora dal Governo e dalla Protezione Civile, non si è comportata tanto diversamente Genova più a ridosso del territorio off limits. Diventata virale ieri l’immagine della spiaggia di Boccadasse (Genova) stracolma di famiglie e turisti. Un “assembramento” in piena regola che, invece, dovrebbe essere evitato. “Ragazzi, così non va! – ha commentato amaramente il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti – Si possono prendere tutti i provvedimenti che si vogliono, ma il primo provvedimento è usare la testa e il buonsenso. Se si chiude tutto e poi ci si ammassa in giro, cosa cambia?”6+